È passato poco più di un mese dal ritrovamento di Andrea Prospero, giovanissimo studente universitario di Lanciano, senza vita in un B&B a Perugia. Col passare delle settimane tanti dubbi sono sorti, diversi misteri. E la famiglia, con forza, chiede verità e non crede alla possibilità che il ragazzo si sia suicidato.
Il 20 febbraio scorso “Chi l’ha visto?” ha rivelato un messaggio girato su un gruppo Telegram riferito alla morte di Andrea Prospero. «Circa due settimane fa è stato trovato morto suicida il ragazzo che aveva queste due @. Vi invitiamo a rimuoverlo da eventuali gruppi e eliminare eventuali chat. La postale ha i suoi 4 cellulari e le sim trovate» si legge nel messaggio documentato dalla redazione della trasmissione di RAI3. Perché l’autore scrive di suicidio? Perché invita a rimuovere ed eliminare? Quali sono i temi di questi «eventuali gruppi» e quali i contenuti di queste «eventuali chat» che lo hanno indotto a questo «invito»? Dopo la pubblicazione di questo messaggio in questo gruppo Telegram si sono cancellate quattro persone, l’autore del messaggio ha cancellato il proprio account. Perché?
E alla redazione è giunta un’altra segnalazione con un messaggio su Whatsapp: «Penso di conoscere chi ha scritto quel messaggio che sta girando nei gruppi Telegram, è una persona molto conosciuta nel dark web e stranamente ha cancellato molti messaggi».
«Questa vicenda, al momento, ha ancora troppe circostanze oscure e altre che attendono di essere approfondite per essere chiusa come un caso di suicidio» le dichiarazioni dell’avvocato della famiglia Francesco Mangano riportate da Il Messaggero Abruzzo lo scorso 22 febbraio. «Andrea, a differenza di quanto si era detto in un primo momento, quando nell’ottobre scorso è arrivato a Perugia non aveva un computer portatile. Ne è entrato in possesso a fine novembre, guarda caso nello stesso periodo in cui probabilmente sono state acquistate le oltre 40 sim card rinvenute dalla polizia scientifica nella stanza di via del Prospetto. Se associamo questi due dettagli al fatto che il ragazzo l’8 gennaio affitta il monolocale, è assai probabile e anche ragionevole supporre che qualcuno lo abbia indotto a entrare nei gruppi Telegram e in un giro di attività in rete» le parole del legale riportate da Filippo Marfisi.
«C’è qualcuno che lo ha indotto a entrare in quei gruppi Telegram da cui – come anticipato da Chi l’ha visto – è stato fatto fuori? Gruppi in cui invece certamente i traffici erano illeciti e molto variegati. E il ruolo di Andrea qual era? È da lì che vengono i farmaci che lo hanno portato alla morte e che la famiglia è certa lui non avesse mai preso? È quella la rete che lo ha ingabbiato o lo ha fatto sentire in trappola tanto da avere la necessità di stordirsi?» le domande poste nell’edizione umbra di Il Messaggero sempre il 22 febbraio.
«Anche se fosse stato un suicidio, la morte di Andrea promette a questo punto di svelare alcuni segreti nascosti della rete. Magari non ci sarà un assassino in giro, ma nel dark web c’è qualcuno a cui tremano le stringhe» la conclusione dell’articolo firmato Egle Priolo.
Tanti tratti in comune, diversi fili rossi, uniscono la morte di Prospero ad un’altra vita spezzata, ad un altro giovanissimo morto: Jois Pedone.
Jois Pedone era iscritto al gruppo Telegram «I figli della luna», nato qualche tempo prima della sua morte e chiuso successivamente. Perché fu chiuso? Da chi? Cosa è avvenuto in quei mesi di attività su quel gruppo?
La notte in cui è scomparso Jois c’era in cielo un’enorme luna gialla. Secondo la famiglia, hanno riportato l’inviata della trasmissione Super J e la nonna nella seconda delle due puntate dedicate alla morte del ragazzo, quella notte potrebbe essere avvenuto un “rito”.
Che potrebbe essere finito drammaticamente per il ragazzo. Condizionali d’obbligo, come sottolineato in diversi articoli, perché tali fatti non sono stati accertati dalle indagini. Lasciando molti dubbi, interrogativi, zone d’ombra mai chiarite.
Durante le indagini sono emersi i nomi di alcuni gruppi Telegram a cui Jois Pedone era iscritto: “Comunità stregonesca italiana”, “Unione satanisti italiani gruppo ufficiale”, “Figli della luna” (dal 25 giugno 2022, cancellata e sparita dopo la morte di Jois), “Tarocchi&Incantesimi”, “The name of Satan”, “La Libreria Esoterica” e “In Romine Excelsi Channel”. Abbiamo provato a cercare questi canali ma non risultano rintracciabili ad eccezione di “The name of Satan”, nome di sette gruppi diversi.