Ottant’anni. È questo il tempo che ci separa da quel 25 aprile 1945, quando l’Italia rialzava la testa, usciva dall’ombra lunga del fascismo e apriva finalmente le porte alla democrazia. E nel 2025 non si tratterà solo di una ricorrenza. Sarà una vera e propria Festa nazionale, popolare, condivisa, un’occasione per far risuonare in ogni angolo del Paese il valore eterno della Liberazione.
Il Forum delle Associazioni Antifasciste e della Resistenza, che riunisce realtà storiche come ANPI, ANED, ANPC, FIAP, FIVL e molte altre, ha lanciato un appello chiaro: rendere questo 25 aprile un momento collettivo di memoria, impegno e festa. Per farlo, ha creato anche un simbolo: “Liberazione80”, un logo che accompagnerà tutte le iniziative ufficiali previste sul territorio.
Una Festa per chi ha lottato, una memoria per chi verrà. Dietro ogni bandiera, ogni canto, ogni corteo, ci saranno le storie di chi ha dato tutto per un Paese libero: partigiani, staffette, donne, operai, deportati, internati, militari, sacerdoti, famiglie intere. Una moltitudine di volti e nomi che la Storia ha scolpito nella pietra, ma che ogni 25 aprile tornano a parlarci, a chiederci di non dimenticare.
La Costituzione del 1948, pilastro della nostra democrazia, è figlia diretta di quella lotta. Ogni articolo – dalla libertà alla solidarietà, dal diritto al lavoro alla pace – è intriso dello spirito della Resistenza. Celebrare l’80° significa anche difendere quei valori oggi, in un tempo in cui il vento della storia sembra volerli mettere in discussione.
Un impegno civile che guarda avanti. L’obiettivo del Forum è chiaro: non un 25 aprile stanco e rituale, ma una vera primavera della memoria attiva. In tutta Italia si stanno organizzando eventi, incontri, concerti, momenti educativi e manifestazioni per portare soprattutto i giovani al cuore di questa eredità.
E allora sì, sarà davvero un grande 25 aprile. Perché ricordare non è mai un atto neutro, ma un gesto profondamente politico e umano. Ricordare è scegliere da che parte stare.