«La nuova frontiera dell’adescamento? Chatbot e deepnude, quando l’Intelligenza Artificiale spoglia i bambini e li inserisce in canali pedopornografici» è la denuncia, raccolta in un articolato e documentato dossier, dell’associazione Meter fondata e presieduta da don Fortunato Di Noto.
Il dossier sarà presentato a Roma nella Sala San Francesco della sede della Conferenza Episcopale Italiana in via Aurelia 468 lunedì 23 giugno alle ore 11. Per chi non potrà essere presente nella Capitale la conferenza stampa potrà essere seguita in diretta streaming sul canale youtube dell’associazione.
«Lo studio, realizzato dall’Associazione Meter ETS di don Fortunato Di Noto, è frutto dell’impegno sul campo di Meter e della sua trentennale esperienza nel campo della lotta a pedofilia e pedopornografia, per la tutela dei minori – si legge nella presentazione della conferenza stampa –Dalla pedopornografia alle chatbot, dai deepnude agli adescamenti, ecco come l’IA ha spalancato un mondo nuovo nelle mani dei pedofili: chatbot, programmi che abbordano il minore spingendoli sempre più verso richieste di foto e coinvolgimento in situazioni di crescente rischio».
La pedocriminalità è una delle mafie più potenti e diffuse al mondo, sostenuta da omertà, complicità, vigliaccheria, lobby, intrighi per ostacolare la lotta e la denuncia e favorire i traffici più sporchi e disumani. Don Fortunato Di Noto e l’Associazione Meter lo denunciano, nel silenzio e nell’omertà più totale e ricevendo spesso disprezzo, attacchi, isolamenti, tentativi di delegittimazione, da oltre trent’anni: esistono associazioni, movimenti, lobby che festeggiano giornate dell’orgoglio pedofilo, che fanno propaganda sul web e puntano a rendere legale la pedofilia e sdoganarla.
Gli ultimi mesi dell’anno scorso hanno visto, tra l’Europa e le Nazioni Unite, le lobby pedofile, mafiose e trafficanti sessuali ottenere diversi risultati con provvedimenti che vanno a favorire la tratta e la pedopornografia come abbiamo riportato in diversi articoli.
Il 12 maggio scorso Meter ha pubblicato l’organigramma delle pedomafie, studiato e realizzato dall’associazione già nel 2000 ma drammaticamente attuale. «La rete della criminità contro i minori è un sistema strutturato e insidioso. Attraverso l’organigramma elaborato da Meter, emergono i legami tra i diversi livelli di abuso, sfruttamento e diffusione del male, soprattutto online – sottolinea l’associazione di don Fortunato Di Noto – Questo schema descrive non solo chi commette crimini contro i minori, ma anche le dinamiche, i ruoli e i mezzi attraverso cui si perpetua la pedøpornografia e l’adescamento. È uno strumento di lotta, di conoscenza e di difesa dei più piccoli».
Era il 9 agosto 2015 quando l’agenzia stampa Fides pubblicò, con il contributo di Meter, il dossier “Occhi di orchi in Internet”. «Uno sguardo globale sul fenomeno, dati e cifre aggiornate, testimonianza di persone e associazioni impegnate nel combattere uno dei fenomeni più aberranti del nostro tempo. Che trova incredibilmente anche alcuni estimatori, i difensori della cosiddetta “pedofilia culturale”, che oggi rappresenta l’ultima emergenza da fronteggiare». Perché la sottovalutazione e l’indifferenza troppo spesso sono l’anticamera di ideologie che vogliono “normalizzare” la pedofilia e la difendono. In quel dossier si denunciavano «gruppi pedo-criminali su internet spesso gestiti dalla mafia tradizionale» e «siti gestiti dalla mafia e quelli commerciali, i siti militanti e i siti dei privati: Mafia & commerciali, i siti militanti, siti pseudo culturali (…) alla mafia e siti commerciali. Si assiste a una autentica esplosione dei siti commerciali, spesso gestiti dalla mafia tradizionale (…)».
«Sempre più minori adescati con l’intelligenza artificiale» ha denunciato l’associazione il 21 marzo scorso. «Meter ha riscontrato un numero crescente di contenuti creati con l’intelligenza artificiale, utilizzati per manipolare e ingannare i più giovani. In particolare, nei gruppi e nelle chat di piattaforme come Telegram e Snapchat, i minori spesso si trovano coinvolti in situazioni di rischio, non rendendosi conto che le immagini di loro coetanei con cui interagiscono sono in realtà state generate artificialmente da pedopornografi. Questo porta a uno scambio inconsapevole di foto compromettenti, alimentando ulteriormente il materiale utilizzato da reti di pedofili – ha sottolineato l’associazione in un comunicato stampa – Meter evidenzia anche il pericolo rappresentato dalle ChatBot, programmi di intelligenza artificiale in grado di simulare conversazioni realistiche e adattarsi al linguaggio e al comportamento dei minori. Queste chatbot utilizzano algoritmi avanzati di comprensione del linguaggio naturale e tecniche di apprendimento automatico per instaurare un rapporto di fiducia con i ragazzi».
«I produttori di pedopornografia sono già all’opera per la produzione di materiale (video e foto) con l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale – ha denunciato l’estate scorsa Meter – il materiale prodotto, già immesso nel dark web e deep web ed è a disposizione dei pedofili». Si hanno già conferme «che l’AI permette di realizzare ‘false rappresentazioni’ di abusi sui bambini e così immetterli nel mercato pedocriminale – ha dichiarato don Fortunato Di Noto – ciò non toglie che l’AI apporterà vantaggi per l’umanità, ma da più parti emerge l’allarme per l’utilizzo improprio con conseguenze negative provocando sempre più problemi a danno della stessa specie umana e non solo». Nelle stesse settimane Meter ha denunciato l’esistenza di un manuale con «istruzioni per “praticare e godersi” il sesso con bambini». «Lo scopo di questa guida – si legge in apertura della prima pagina – è insegnare agli adulti come fare sesso con i bambini in modo sicuro e innocuo senza ferire il bambino, utilizzando la psicologia e la pedagogia infantile avanzate e profondamente studiate». 170 pagine redatte in lingua spagnola (ma gli autori, ignoti, invitano a tradurlo in altre lingue e diffonderlo), diffuse su una piattaforma web, dove sono in contatto pedofili di varie parti del mondo e sono attivi scambi di materiali pedopornografici.
Questo ripugnante manuale si basa «sull’idea che, in fondo, farebbe del bene ai bambini, che i bambini possono starci» la denuncia di don Fortunato e si descrivono nero su bianco quelle che definiscono «tecniche non invasive», delineando come fare «per evitare traumi ai bambini, dato che il sesso piace e non è affatto traumatico» e che si appoggia la «la causa della normalizzazione della pedofilia perché si tratterebbe di un orientamento».
«Insegnare agli adulti come fare sesso con i bambini in modo sicuro e innocuo senza ferire bambino, utilizzando la psicologia e la pedagogia infantile avanzate e profondamente studiate» si legge sempre sulla prima pagina.
«Tutti gli utenti nella chat e la chat stessa sono stati sospesi. Il “manuale” è una variante di una versione vista in precedenza (segnalata. Questo è più recente (2017 rispetto al 2013) ed è più lungo (170 pagine contro 103 pagine)». Queste le dichiarazioni di un dirigente della Polizia Neozelandese per comunicare a don Fortunato l’immediata sospensione della chat pedofila, dei 161 pedocriminali che la frequentavano e la prosecuzione delle indagini per ottenere maggiori elementi per la individuazione dei soggetti coinvolti.
«Quando abbiamo denunciato, già nel 2013, (poi nel 2017 e nel 2021) la presenza di questo manuale per pedofili, ci hanno presi per visionari, perché parlare di pedofilia e della sua inquietante giustificazione è da ‘esagerati’ e confermiamo che la questione è molto più inquietante di quanto si possa immaginare – ha sottolineato il fondatore di Meter – la pedofilia è una piaga e riteniamo che nessuno possa dire il contrario o magari considerarla ‘minima e marginale’, ‘superficiale e non pericolosa e offensiva” solo al pensiero di giustificarla. La conferma della Polizia Neozelandese è un tassello importante in questa ‘lotta impari’. Noi continuiamo la lotta».
Continuano a far passare che la pedofilia non è offensiva, solo al fatto di pensare che non lo sia.
“Pedofilia. Meter ha denunciato a varie Polizie quanto segue.
Ci provano, ci provano i pedofili a normalizzare le loro perversioni … e noi dobbiamo sempre vigilare. Un pò con frustrazione, ma non possiamo permettere che questa piaga, che già ha preso il sopravvento, continui.
Biblia del amor (La Bibbia dell’amore)
Cómo practicar el amor infantil (Come praticare l’amore per i bambini). (dalla traduzione in lingua spagnola)
Questa è un’istruzione e una guida passo passo per praticare e godersi il sesso con i bambini.
Lo scopo di questa guida è insegnare agli adulti come fare sesso con i bambini in modo sicuro e innocuo senza ferire bambino, utilizzando la psicologia e la pedagogia infantile avanzate e profondamente studiate.
(don Fortunato Di Noto, post facebook 17 giugno 2021)
Se prima il giro d’affari sulla pelle dei bambini era già diffusissimo e colossale, coi social lo è diventato infinitamente di più.
Esistono perfino veri e propri manuali del pedofilo.
Addirittura è stata proclamata la Giornata mondiale dell’orgoglio pedofilo.
Sì, sembra incredibile anche questo, ma esiste davvero, da anni.
È l’Alice Day i pedofili la festeggiano il 25 aprile. Come, potete immaginarlo.
La Giornata di Alice è stata promossa dalla NAMBLA (North American Man-Boy Amore Association) il più agguerrito sodalizio pedofilo che agisce negli Stati Uniti, ma con tanti, tantissimi proseliti anche in Europa.
L’obiettivo è di “normalizzare” i rapporti tra adulti e bambini, fino ad abolire i limiti di età in materia di rapporti sessuali, tutelando gli adulti che praticano sesso con minori.
Ma chi tutela i bambini?
All’Alice Day don Fortunato Di Noto replica la prima domenica di maggio con la Giornata Bambini Vittime della pedofilia, ma il mondo sembra troppo distratto per difendere sul serio i propri bambini dagli orchi e dalle orchesse che si travestono da esseri umani.
(don Fortunato Di Noto, post facebook 16 giugno 2024)