Carrettiere, carretto e cavallo, trinomio inscindibile, lungo strade e trazzere carrabili, hanno segnato fortemente la storia nel decorrere dei tempi e fino all’avvento della diffusa motorizzazione.
Il carretto è un veicolo a due ruote di grande diametro, senza molleggio, cassone ribaltabile, con lunghe stanghe e con le fiancate decorate a colori, con arabeschi o figure; è a trazione manuale o animale, ha capacità di alcuni metri cubi. Un tempo il carretto è stato mezzo di lavoro assai diffuso per il trasporto di materiali vari da una zona di produzione o deposito a quella di lavorazione o di consumo, attraverso strade carrabili spesso non asfaltate, ma coperte qua e là da scaglie di pietra calcarea. Negli anni sessanta/settanta del secolo trascorso, con il miglioramento della viabilità, l’avvio della motorizzazione e la disponibilità di carburante, il carretto viene sostituto da mezzo di trasporto con motore.
Arriva prima il motocarro e successivamente l’autocarro e quindi l’autotreno e infine l’autoarticolato. Contemporaneamente cambiano usi, costumi, consuetudini al fine di potersi adattarsi allo sviluppo e all’evolversi dei nuovi mezzi di locomozione e alle nuove esigenza della società industrializzata.
Il mezzo di trasporto a due ruote, ossia il carretto a trazione animale, ormai è scomparso, è rimasto solo in qualche museo, così come sono scomparsi gli elaborati ed antichi canti del carrettiere, sostituiti, per i trasportatori, e non solo, da musica emanata della radio.
Il carretto è una costruzione tipica e antica, presenta un’esplosione di colori in ogni suo singolo pezzo; questi sono i colori del sole e del fuoco vulcanico, dei cocomeri, dello zolfo, delle arance e dei limoni, del cielo e del mare, dei fichidindia; sulle fiancate sono dipinte le gesta dei paladini, la vita dei Santi e le imprese eroiche di personaggi storici. Trainato da un cavallo, un mulo, un asino o un bue, esso servie a trasportare le merci, i prodotti della campagna, i materiali edilizi, il sale, lungo le trazzere e gli stradoni, talora anche per un percorso di diversi giorni.
Il carrettiere ha come unica compagnia il cavallo e le canzoni; ai fondaci faa sosta per riposare, bere, mangiare. Nel fondaco nascoo delle sfide canore per i canti e le voci migliori. Questi canti, trasmessi di padre in figlio, hannano come contenuti l’amore, la gelosia, lo sdegno, la fatica, ecc… Fra i carrettieri la tecnica del canto, la resistenza fisica, la capacità di orientarsi sono elementi continui di competizioni canore e musicali.
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2020-06-03 13:18:22
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