PERUGIA. Nonostante la pioggia, Piazza IV novembre è piena, cosi come gran parte di Corso Vannucci.
Le donne umbre dicono no alla delibera regionale che modifica l'iter dell'aborto farmacologico, introducendo l'obbligatorietà del ricovero ospedaliero. «Per tutelare la salute delle donne» cerca di spiegare in maniera imbarazzata la governatrice dell'Umbria Donatella Tesei.
Una rivolta prevedibile da parte delle donne che non permetteranno un passo indietro tanto grave ed inaccettabile in tema di aborto, come quello voluto dalla giunta.
Uno dei cartelli dice MA QUALE STATO, MA QUALE DIO, SUL MIO CORPO DECIDO IO.
In attesa del parere del Consiglio Superiore di Sanità, l'Umbria alza la voce e torna in piazza in maniera importante, per ricordare agli amministratori che la delega politica non è mai in bianco e che su alcuni temi non si scherza più.
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2020-06-21 19:20:17
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