La vicenda dei 5 parlamentari che hanno richiesto e ottenuto il bonus di seicento euro per marzo ed aprile, e di mille a maggio, consente una riflessione più ampia.
Questo è il Paese di coloro che si ritengono furbi, e tentano sempre di approfittare di qualsiasi occasione, anche per ottenere ciò che non spetta o che, in ogni caso, è moralmente disdicevole.
È il Paese del privilegio e del favore, spesso ostentati come segno di potere, di stato sociale.
È il Paese del reddito di cittadinanza, percepito illegalmente da vaste categorie di persone: lavoratori in nero, spacciatori di droga, mafiosi.
È il Paese dei "furbetti del cartellino", che quando si tratta di parlamentari vengono chiamati "pianisti".
È il Paese della illegalità diffusa e trasversale.
È il Paese nel quale l'etica personale e pubblica è assolutamente residuale.
È il Paese nel quale la bassa qualità della rappresentanza politica è speculare alla bassa qualità dei rappresentati.
Pertanto, molti di coloro che oggi si stracciano le vesti e fanno i puri guardino a casa propria e tacciano.
E lascino la indignazione solo agli onesti che, fortunatamente, ancora ci sono.
Pochi, forse, ma ci sono.
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2020-08-10 15:39:49
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