«Per proteggere Provenzano viene ucciso Attilio Manca, c’è la mancata cattura di Santapaola con quella sceneggiata messa in atto per poterlo avvertire, per farlo scappare. Undici anni di latitanza assicurata a Provenzano che, ovviamente, è in grado di ricattare lo Stato. E, credo, che oggi la cosa continui con Matteo Messina Denaro.
La mancata perquisizione del covo di Riina e, quindi, la possibilità – per chi doveva farlo – di prendere la cassaforte e portarla via con tutti i segreti inconfessabili che doveva contenere.»
Salvatore Borsellino, WordNews.it, agosto 2020
(La seconda parte dell'intervista, realizzata dal direttore Paolo De Chiara, è programmata per domani, venerdì 28 agosto 2020)
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PRIMA PARTE: «Borsellino: «gli assassini di mio fratello sono dentro lo Stato»
- L’intervista al colonnello dei carabinieri Michele Riccio.
Prima parte: «Dietro alle bombe e alle stragi ci sono sempre gli stessi ambienti»
Seconda parte: Riccio: «Mi ero già attrezzato per prendere Bernardo Provenzano»
Terza parte: «Non hanno voluto arrestare Provenzano»
Quarta parte: Riccio: «L’ordine per ammazzare Ilardo è partito dallo Stato»
- Per approfondimenti:
Impastato: «La mafia è nel cuore dello Stato»
Stato e mafie: parla Ravidà, ex ufficiale della DIA
Attilio Manca suicidato per salvare Bernardo Provenzano
INGROIA: «Lo Stato non poteva arrestare Provenzano»
INGROIA: «Provenzano garante della Trattativa Stato-mafia»
- L’intervista al pentito siciliano Benito Morsicato:
Prima parte: «Cosa nostra non è finita. È ancora forte»
Seconda parte: Il pentito: «Matteo Messina Denaro è un pezzo di merda. Voglio parlare con Di Matteo»
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2020-08-27 11:01:36
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