ROMA. Un'udienza di quelle importanti, che segnerà una svolta. Si è tenuta questa mattina nell'aula bunker di Rebibbia nel procedimento per i depistaggi per la morte di Stefano Cucchi.
La sorella Ilaria Cucchi ha ripercorso in un lungo esame (“5 ore di fatica per la verità”), a tratti molto forte e toccante, il calvario personale e giudiziario di questi lunghi anni, spesi nella ricerca della verità sulla morte di Stefano. Tra le tante cose riferite dalla Cucchi vi è la narrazione dei suoi rapporti con i vertici dell'Arma dei carabinieri. (Nella foto in basso il post pubblicato da Ilaria Cucchi su Facebook).
In particolare sono emersi i gravissimi atteggiamenti nei confronti di Riccardo Casamassima che, con la propria testimonianza, ha permesso di arrivare alla condanna di alcuni carabinieri per omicidio preterintenzionale.
Ilaria Cucchi racconta della telefonata ricevuta il 29 ottobre, a pochi giorni dal decesso del fratello, da parte del Generale Tomasone. Inusuali condoglianze. Un appartenente ai vertici dell'Arma che chiama la famiglia di un detenuto come tanti, "tossicodipendente e malato di epilessia", come era stato etichettato Stefano.
Nel corso della deposizione, come ha confermato a WordNews.it Serena Gasperini, l'avvocato di Casamassima (nella foto in alto), la Cucchi ha reso importanti dichiarazioni sui vari contatti, incontri e telefonate, con il Comandante Giovanni Nistri. La donna ha ricordato il primo avvenuto ad aprile per poi parlare di quel famoso incontro avvenuto tra lei e il generale alla presenza dell’allora ministro della Difesa Elisabetta Trenta.
In quell’occasione, ha confermato in aula la Cucchi, con uno «sproloquio» di oltre 40 minuti espresse l'intenzione di punire Casamassima, la moglie Maria Rosati carabiniere anche lei e Tedesco. Quell’incontro è stato ricordato come una occasione «non lieta». Il Comandante Generale Nistri, dal canto suo, parlò – in varie occasioni – di Casamassima, come di una persona negativa, destinatario di vari procedimenti disciplinari, addirittura di un procedimento di Stato, fatto gravissimo per un carabiniere.
Nella testimonianza della Cucchi si è registrato un passaggio importante anche sulla ministra Trenta che aveva negato le parole di Nistri, proprio in quella occasione che la vedeva presente. Anche lei ha dipinto Casamassima come un soggetto negativo e dalle cattive frequentazioni.
«In qualità di difensore di Riccardo Casamassima – ci ha confermato l’avvocato Gasperini –, ho chiesto in maniera molto diretta alla signora Cucchi se il mio assistito avesse subordinato la propria testimonianza ad utilità economiche, a favori od eventuali pagamenti. La Cucchi ha ribadito in maniera netta che mai è avvenuta una circostanza del genere. Ha quindi ribadito – spiega il legale – che la Cucchi ha riconfermato tutto ciò già ampiamente dichiarato in conferenza stampa, tutto ciò che Casamassima ha sempre denunciato. Di essere cioè stato oggetto di numerosi provvedimenti disciplinari cosa che non è mai avvenuta nei confronti di altri appartenenti all’Arma che anche sui social si sono in questi anni espressi con dichiarazioni gravissime anche nei confronti della famiglia Cucchi.»
Una giornata chiave, per ristabilire verità e giustizia? Per adesso, la Cucchi ha confermato un fatto gravissimo, sempre denunciato da Casamassima. Avvenuto, come è emerso dalla deposizione di Ilaria Cucchi, per volontà delle più alte cariche dell'Arma dei Carabinieri.
Riccardo Casamassima è stato anche accusato di avere «brutte frequentazioni» negli ambienti della malavita e della droga. Ma secondo i suoi colleghi sarebbero rapporti con confidenti e personaggi di ambienti malavitosi, creati per tessere rapporti di fiducia. Legami lavorativi fondamentali per inchieste delicate che hanno portato ad arresti e sequestri.
«Le dichiarazioni rese in aula da Ilaria Cucchi oggi – ha commentato sul suo profilo Facebook Casamassima – sono state di fondamentale importanza per me. Ci sta tensione da entrambe le parti, loro hanno perso un famigliare e io con la mia situazione che ormai conoscete tutti.
Sono dichiarazioni fondamentali che aiuteranno a ricostruire quello che mi è successo e quello che è successo durante l'incontro tra il Ministro della Difesa e il Comandante Generale.
Ho un caratteraccio che non fa sconti a nessuno quando deve dire una cosa nel bene e nel male e oggi mi sento di dover ringraziare pubblicamente davanti a tutti voi che mi seguite, Ilaria.
Siamo partiti insieme e arriveremo insieme al traguardo anche con voi che ci supportate.
Grazie ai fantastici legali che mi seguono Serena Gasperini, Daniele Fabrizi e Veronica Perino, in prima linea.»
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– Testimone chiave, tra solitudine e provvedimenti disciplinari
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2020-11-26 19:04:12
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