Chi pensa ai testimoni di giustizia in questo Paese? A cosa servono gli spot pubblicitari governativi, gli annunci, le vuote parole? Perchè nessuno affronta definitivamente le loro problematiche? Stiamo parlando, e non è la prima volta che lo facciamo, di cittadini onesti che hanno avuto la forza e il coraggio di denunciare le schifose mafie. Loro non sono (ex) mafiosi, loro hanno fatto il proprio dovere. Perchè i rappresentanti delle istituzioni continuano a fare orecchie da mercante?
Il Viminale, Ministero dell'Interno
Ecco lo sfogo di un testimone che, ovviamente, pubblichiamo integralmente. Noi abbiamo deciso: siamo dalla loro parte. Attendiamo risposte da chi, indegnamente, occupa dei ruoli di potere.
Cambiano i governi, cambiano i sottosegretari, cambia il presidente della commissione centrale ex art 10.
MA NON CAMBIA NULLA.Come in un girone infernale i testimoni di giustizia e i loro familiari sono destinati all'inferno.
Troppe parole, troppe frasi di circostanza ma la realtà è drammatica.
E mentre la politica si riempie la bocca per la beatificazione del giudice Lavatino ucciso dalla mafia, la stessa politica e l'apparato dei burocrati che dovrebbero tutelare i testimoni di giustizia e i familiari fanno i Ponzio Pilato.Una commissione centrale ex art. 10 sempre più assente e punitiva, la stessa costringe i testimoni a ricorrere al TAR, per la commissione basta un foglio a4 e per i testimoni migliaia di euro per vantare un diritto previsto da una legge sempre più interpretata e non applicata.
Che dire poi del Servizio Centrale di Protezione, un apparato che dovrebbe rendere l'esistenza di chi ha denunciato più leggera, ma che nella pratica rende il percorso dei tutelati un inferno.
La spesa destinata al sistema protezione come da ultima comunicazione è pari a 80 milioni di euro.Il SCP che ha sede a Roma a via dell'Arte è formato da uomini apparteneti ai carabinieri, polizia e guardia di finanza, poi ci sono i ruoli civili, posti a cui ambiscono in molti per privilegi e benefit economici, posti occupati da uomini delle istituzioni che dovrebbero in primis avere una dedizione a questo impiego cosi delicato, ma troppo spesso mettono in atto delle vere e proprie ritorsioni nei confronti dei tutelati.
Ed allora perché accade tutto questo?Ci sono state negli anni denunce, ci sono stati furti di denaro, ci sono stati sottrazioni di beni in custodia appartenenti ai testimoni di giustizia.
Molti procedimenti sono presso le procure di mezza Italia ma forse i magistrati hanno timore di indagare e di scoprire cosa realmente si nasconde dietro il sistema protezione.
Purtroppo nonostante le tante interrogazioni parlamentari mai nulla è cambiato.Come non è bastato formare due associazioni. Anche una deputata della Repubblica che è stata testimone di giustizia si è scontrata contro il sistema, ma senza alcun esito positivo.
In Italia purtroppo siamo abituati a conoscere la verità dopo 30 anni e forse solo nel 2050 sapremo perché i testimoni di giustizia vengono maltrattati.A cosa serve gridare che bisogna denunciare, che lo Stato non abbandona chi denuncia se poi la vera vendetta non è della mafia ma di chi dovrebbe difenderti dalle mafie.
Resta il rammarico per chi vorrebbe gridare e non ha nemmeno più la forza per farlo.Essere un testimone di giustizia in Italia vuole dire essere un morto che cammina e a pagare il prezzo più alto sono i nostri figli le nostre mogli. Abbiamo creduto nella giustizia la stessa che però ci ha letteralmente abbandonati dandoci in pasto al sistema protezione.
Un testimone di giustizia
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2021-05-11 17:14:22
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