E ti vengo a cercare
Anche solo per vederti o parlare
Perché ho bisogno della tua presenza
Per capire meglio la mia essenza.
Questo sentimento popolare
Nasce da meccaniche divine
Un rapimento mistico e sensuale
Mi imprigiona a te.
Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
Non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
Fare come un eremita
Che rinuncia a sé.E ti vengo a cercare
Con la scusa di doverti parlare
Perché mi piace ciò che pensi e che dici
Perché in te vedo le mie radici.
Questo secolo oramai alla fine
Saturo di parassiti senza dignità
Mi spinge solo ad essere migliore
Con più volontà.
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
Cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
Essere un'immagine divina
Di questa realtà.E ti vengo a cercare
Perché sto bene con te
Perché ho bisogno della tua presenza.
Analizzare un testo di Franco Battiato è come scendere nel profondo solco della intimità, quella scaturita dalla visita improvvisa, dalla folgorazione avuta a metà strada tra il vissuto eterno e la contingenza del presente.
La sua visione, quasi escatologica, della vita riporta a sé l’analisi e la perdizione nella cornice mai spenta dei sogni, delle passioni.
Ma è soprattutto la “ricerca” il “Ti vengo a cercare” il motore che porta alla unione dei corpi e delle anime.
Non si tratta di una semplice dedica d’amore, ma della ricerca di un sentimento universale, quello che unisce le anime accomunate dallo stesso destino, quello effimero dei giorni senza di noi, senza l’altro che ci completa, che ci fa sentire a casa.
“Perché in te vedo le mie radici”.
Non manca lo sguardo sulla crisi secolare, “ questo secolo oramai alla fine", ma non manca nemmeno la spinta verso la “Rinascita” quello ”Emanciparmi dalle passioni“ e “Cercare l’Uno al di sopra del Bene e del Male/essere immagine divina di questa realtà”.
“E ti vengo a cercare/ perché sto bene con te/ Perché ho bisogno della tua presenza/".
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2021-05-18 16:38:31
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