Molti, dopo il riposo estivo, peraltro non sempre meritato, tornano alle occupazioni di sempre con maggiore stanchezza, sia fisica che mentale. La ragione c'è. Le cosiddette ferie sono diventate un obbligato rito collettivo.
Un rito sovente ossessivo e compulsivo. Un rito che stanca ed opprime il fisico e la mente. Un rito dominato da alcune, talora inconsce, parole d'ordine: "mi DEVO divertire", "mi DEVO riposare". Poi ciò non accade.Perchè?
Perchè la nostra vita è una continua fuga da noi stessi. Perchè il nostro 'io' è frantumato dalla realtà e nella realtà. Perchè manca un principio unitario che ricomponga e dia senso alla vita. Perchè interiormente siamo contaminati da vari miasmi, individuali e collettivi, che corrompono la natura umana. Perchè cerchiamo il rumore e il caos quali momenti di alienazione, e abbiamo paura del silenzio. Perchè proviamo angoscia a restare soli con noi stessi. Perchè poco leggiamo e ancor meno meditiamo.
E se, quest'anno, provassimo a cambiare?
Magari poco per volta. Ma proviamoci. Abbiamo bisogno di intraprendere un percorso di liberazione interiore dall'inutile e dal superfluo. Abbiamo bisogno di un mutamento radicale del modo di pensare e di sentire.
Abbiamo bisogno di CATARSI e di METANOIA.
uploads/images/image_750x422_60f81e5bdf592.jpg
2021-07-21 15:35:49
32