È sempre più difficile l'analisi razionale e pacata degli avvenimenti. La realtà è complessa, e per comprenderla non aiutano le reazioni emotive, magari giustificate, ma pur sempre emotive. Occorrono spirito critico e serenità di giudizio.
Lo so, non sempre è facile, ma non vi è altra strada. Tale riflessione torna opportuna a proposito delle reazioni suscitate dalla sentenza di appello del c.d. "processo trattativa". Nel merito ho già espresso ieri la mia opinione, e la confermo. Adesso, in estrema sintesi, aggiungo ulteriori considerazioni.
1) Una sentenza, qualsiasi sentenza, riguarda un fatto specifico, e solo quello.
Non rappresenta il "giudizio di Dio", nè "riscrive la storia", come, in maniera avventata e superficiale, un giornale ha definito la sentenza di Palermo.
2) Come spesso accade si sono subito formati due gruppi: i delusi e i soddisfatti.
I primi perchè confidavano nella conferma delle condanne, i secondi perchè ritengono che tre assoluzioni valgano ad assolvere tutti, anche quelli già condannati per mafia come Dell'Utri, e a "riscrivere la storia".
3) I rapporti tra la criminalità organizzata, settori della politica e delle istituzioni vi sono sempre stati, almeno dalla fine della seconda guerra mondiale, e vi sono ancora.
4) La sentenza di Palermo non cancella nè cambia alcunchè.
Il giudizio etico e politico di netta condanna per gli inquinamenti, i misteri, i depistaggi, le collusioni, rimane immutato. È compito dei cittadini onesti mobilitarsi, per costruire una politica migliore di quella attuale, affinchè si scopra la verità sulle numerose tenebre che avvolgono questo Paese, e si faccia vera giustizia.
Nota finale, di squallido colore.
I soliti noti hanno colto l'occasione per delegittimare i magistrati che hanno condotto l'inchiesta e per santificare gli imputati assolti. Un giornale, che vende pochissime copie, titola a tutta pagina: "Adesso Mori senatore a vita"!
E allora, aggiungo io, facciamola completa: Dell'Utri presidente della Repubblica!
LEGGI ANCHE:
- MISTIFICATORI, MERCENARI E REVISIONISTI
- Il cambiamento è sempre possibile
– La TRATTATIVA STATO-MAFIA c'è stata. Assolti quasi tutti i condannati in primo grado
- Per Nino Di Matteo: «Il segnale di resa dello Stato è nei fatti»
- Di Matteo: «Lo Stato ha piegato le ginocchia»
- L'INTERVISTA ESCLUSIVA AL MAGISTRATO NINO DI MATTEO
– L'INTERVISTA ESCLUSIVA A SALVATORE BORSELLINO. FUORI LE MAFIE DALLO STATO!
uploads/images/image_750x422_614ca031cd538.jpg
2021-09-25 11:31:25
32