La violenza sulle donne è un problema di tutti, non solo delle vittime. Ogni anno tante donne vengono uccise o maltrattate solo per il fatto di essere donna e questo riflette, come in uno specchio, la nostra società dove il rispetto per la donna non è un’abitudine. La violenza alla quale assistiamo quotidianamente è inaccettabile, i diritti e i doveri si oscurano perché non sono più fondati sul reciproco riconoscimento di parità. Purtroppo, la pandemia ha accentuato la violenza che spesso si consuma fra le mura domestiche e non possiamo continuare ad essere ciechi dinanzi a tutto ciò.
«Educare i nostri bambini e i nostri ragazzi – hanno affermato Adriana Colacicco e Gerardo Gatti, i fautori dell'iniziativa calabrese – alla parità di genere è fondamentale per prevenire forme di maltrattamenti che annullano psicologicamente, fisicamente e che in alcuni casi portano al femminicidio. I nostri ragazzi devono imparare il rispetto delle persone, della legalità, della democrazia, della libertà. La cultura ci salva dalla violenza costruendo una società sana e “pulita” dalla violenza e dal pregiudizio, affinché le donne non abbiamo più paura e possano affermarsi come “persone”.»
«Lea Garofalo, donna coraggiosa che ha perso la vita per la verità per mano della ndrangheta, uccisa il 24 novembre 2009, Giusy Potenza, uccisa all’età di 15 anni il 12 novembre del 2004 a Manfredonia (FG), appena adolescente uccisa per mano di un uomo. Ricordiamo Lea e Giusy e le tante donne barbaramente uccise e maltrattate.
Dobbiamo essere “sentinelle” per tutte quelle donne che richiedono aiuto senza parlare, che parlano con i loro silenzi abbassando lo sguardo, senza mai giudicarle, ma accompagnarle alla denuncia che non è facile. La presenza dello Stato deve essere fondamentale in questo percorso. Non esiste tempesta emotiva, gelosia, tradimento, mancanza o modo di vestire, che possa anche minimamente “giustificare” un gesto abominevole come quello compiuto da chi muove un solo dito contro una donna. Non dimentichiamo che “quella” donna uccisa o maltrattata potrebbe essere nostra madre, nostra figlia, nostra sorella. Non giriamoci dall’altra parte.»
Interverranno:
SIMONE SAPORITO Sindaco di Petilia Policastro (KR)
ROSARIO SERGI Sindaco di Petilia Platì (RC)
DOMENICO GIORGI Presidente del Consiglio Comunale di San Luca (RC)
ADRIANA COLACICCO Co-fondatrice del Progetto di Vita encomiato dal Presidente della Repubblica Italiana e dal Presidente della Repubblica Francese
GERARDO GATTI Co-fondatore del Progetto di Vita encomiato dal Presidente della Repubblica Italiana e dal Presidente della Repubblica Francese
MARISA GAROFALO Sorella di Lea Garofalo
PAOLO DE CHIARA Giornalista, Direttore WordNews, Autore del libro “IL CORAGGIO DI DIRE NO” Lea Garofalo la fimmina che sfidò la schifosa ‘ndrangheta
INNOCENZA STARACE Avvocato del Foro di Foggia e Autrice del libro “NON CE LO DIRE A NESSUNO”. Diario dell’avvocato di Giusy Potenza
Alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne interverranno Autorità Civili, Militari, Religiose e dell’associazionismo.
L’evento si svolgerà nel pieno rispetto delle norme anticovid.
LEGGI ANCHE:
- Lea Garofalo. Il Coraggio di dire NO
- Lea Garofalo fa ancora paura
- LEA GAROFALO. 5 maggio 2009: il tentato sequestro di Campobasso
- LEA GAROFALO. Il tentato sequestro di Campobasso
- «Lea Garofalo è una testimone di giustizia»
– Il grido d'aiuto (inascoltato) di Lea Garofalo
- “Lea, in vita, non è stata mai creduta”
- «Con Lea Garofalo siamo stati tutti poco sensibili»
uploads/images/image_750x422_6199717926c93.jpg
2021-11-22 12:10:31
13