Si trasferisce dunque a Genova nella speranza di avere maggiori possibilità lavorative: è nella città della Lanterna che Liana vive l’8 settembre, entrando ben presto a far parte della Resistenza ligure con il ‘gruppo Otto’.
Incaricata di trasmettere informazioni, la delazione di un infiltrato la coglie a Venezia, facendole subire l’arresto e la deportazione a Fossoli (WikiANED 5 dicembre).
Da qui è inviata ad Auschwitz in quanto ebrea, poi a Ravensbrück e infine a Malkow, dove rimane fino alla liberazione.
Al suo ritorno, riprende finalmente a insegnare e fin da subito si dedica a raccontare l’esperienza del lager e a testimoniarne gli indicibili orrori in vari libri, attività che proseguirà per tutta la vita.
Si spegne il 6 febbraio 2005 a Genova, nella città in cui si era trasferita già prima del lager, all’età di 91 anni.
Per approfondire:
L. Millu, Il fumo di Birkenau, La Prora, Milano, 1947;
L. Millu, I ponti di Schwerin, A. Lalli, Poggibonsi, 1978;
L. Millu, Tagebuch. Il diario del ritorno dal lager, Giuntina, Firenze, 2006.
fonte: ANED – Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi nazisti
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2021-12-21 17:44:27
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