Marcello Martini è stato, insieme a Franco Cetrelli (WikiANED 24 dicembre), il più giovane deportato politico italiano nei campi di concentramento nazisti. Ne sarà anche il più giovane deportato politico sopravvissuto.
Nato a Prato, in una famiglia di provata fede repubblicana e antifascista, allo scoppio della Resistenza vi si trova necessariamente coinvolto, seppur giovanissimo, in quanto figlio di ‘Niccolai’ (Mario Martini), nominato dal CLN locale comandante militare della zona di Prato a partire da dicembre 1943.
Nel giugno del ’44 vengono scoperte le attività dell’emittente clandestina ‘Radio CORA’, cui la famiglia Martini contribuiva. Per questo motivo, Marcello, la madre e la sorella vennero arrestati a Montemurlo, in provincia, dov’erano sfollati, ad eccezione proprio del padre, che riuscì a fuggire, e rinchiusi a Firenze. Un mese più tardi un’azione partigiana libererà le due donne, ma non il giovane Marcello, già trasferito al campo di Fossoli. Il 21 giugno è deportato a Mauthausen, dov’è immatricolato col numero 76430, per poi essere assegnato ai sottocampi di Wiener Neustadt (dove, gravemente ferito sul lavoro, trascorre due mesi in infermeria) e poi di Hinterbrühl.
Costretto a una terribile ‘marcia della morte’ per tornare a Mauthausen, vi giunge in stato di semi-incoscienza quando la liberazione del campo è ormai prossima, riuscendo miracolosamente a sopravvivere.
È il luglio ’45 quando Marcello rientra a casa, a Prato, ricongiungendosi con la famiglia, tutta sana e salva. Riprende una vita normale e prosegue gli studi, laureandosi in chimica. Partecipa attivamente alle attività di ANED, testimoniando con la sua esperienza, e da anziano metterà per iscritto in un libro le sue memorie del lager.
Muore il 14 agosto 2019, all’età di 89, in provincia di Torino, dove si era stabilito.
Per approfondire:
M. Martini, Un Adolescente in Lager. Ciò che gli occhi tuoi hanno visto, Giuntina, Firenze, 2007;
L. Antonelli, A. Giaconi, Una famiglia in lotta. I Martini tra fine Ottocento, Grande Guerra, Resistenza e Deportazione, Edizioni dell’Assemblea, Firenze 2017.
fonte: ANED – Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi nazisti
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2022-02-06 15:54:02
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