Un’odissea lunghissima per Ilaria Cucchi e i suoi genitori che grazie alle testimonianze dei due carabinieri Riccardo Casamassima e Maria Rosati hanno trovato la strada della verità, un muro di omertà infranto da due semplici e coraggiosi appuntati che oggi dopo svariati tiri al massacro sono sempre più la parte sana e pulita di questa società.
Oggi è stata messa una pietra tombale dopo otto ore di camera di consiglio il giudice monocratico Roberto Nespeca ha condannato gli otto carabinieri accusati dei depistaggi, tra gli altri cinque anni al generale Alessandro Casarsa, un anno e tre mesi al colonnello Lorenzo Sabatino.
Agli imputati i capi di accusa sono variati in base alle posizioni, contestati i reati di falso, favoreggiamento, omessa denuncia e calunnie.
Ecco la dichiarazione dell'avvocato Serena Gasperini: «sono molto soddisfatta del risultato perché con questa sentenza si è messo nero su bianco che si è tentato in ogni modo di screditare e infangare Casamassima ma questo tentativo è fallito.»
L’avvocato della famiglia Cucchi, Fabio Anselmo commenta così la sentenza sui social: «È finita. La scala gerarchica intera è stata condannata per i depistaggi sull’omicidio di Stefano Cucchi. Depistaggi infami che hanno offeso e ferito la famiglia Cucchi per anni ed anni. Quelle relazioni che lo descrivono come tossicodipendente in fase avanzata anoressico e sieropositivo sono state dichiarate false. L’Arma dei Carabinieri ne esce ripulita. Affetto e fiducia però voglio esprimere a Colombo Labriola. Un carabiniere condannato del quale continuerò a fidarmi.»
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2022-04-07 19:59:23
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