Ci siamo già occupati di quell'appartamento, (24 agosto 2020) appartenuto all'ex boss di camorra Fiore D’Avino, diventato collaboratore di giustizia. Un appartamento all'ultimo piano di un palazzo dove si può vedere tutta l'intera città di Somma Vesuviana, comune della provincia di Napoli.
Questa storia inizia nel 2013 quando il Sindaco Ferdinando Allocca (defunto) assegnò questo bene al Forum dei Giovani. Il Sindaco Allocca subì anche degli “attacchi mediatici” proprio dall'ex boss Fiore D'Avino.
Quell'attico ha subito molti atti vandalici e sono stati spesi migliaia di euro per ripristinare i danni. E proprio durante l'amministrazione Di Sarno l'appartamento viene nuovamente riassegnato al Forum dei Giovani, con tanto di comunicato stampa e foto di rito.
Alla fine dell’articolo potete guardare il video dal titolo “Consegna immobile confiscato alla camorra a Somma Vesuviana” (con l’intervento dell’ex sindaco Allocca).
Ma dopo anni quel bene confiscato resta chiuso e non fruibile. Certamente un cattivo esempio di gestione di un bene confiscato alla camorra ma anche molta indifferenza da parte dello stesso Forum dei giovani.
Bisogna ricordare che Somma Vesuviana ha visto un politico locale già consigliere regionale ed ex Presidente della commissione anticamorra e beni confiscati della Regione Campania.
Carmine Mocerino, infatti, ha ricoperto un ruolo importante nella gestione dei beni confiscati alla camorra, però mai si è pronunciato sul bene confiscato all'ex collaboratore di giustizia Fiore D'Avino.
Nella foto l'ex boss D'Avino (ph laprovinciaonline)
Uno smacco per Somma Vesuviana non avere in uso per fini sociali quell'appartamento. Abbiamo provato a contattare il sindaco DI Sarno per chiedere a che punto sono i lavori e quando il bene sarà restituito alla collettività.
Il Sindaco di Somma Vesuviana ha risposto in questo modo: «Ma che vuoi da me… ma che vuoi da me… chiedete agli uffici, io mo' sto in campagna elettorale».
Non aggiungiamo alcun commento, una risposta del genere si commenta da sola!
Abbiamo ritardato l'uscita di questo pezzo perchè in attesa di una chiamata da parte del suo portavoce (seguendo il suo invito). Ma nulla. Nessuna chiamata. Nessuna dichiarazione. Come sempre, ovviamente, siamo pronti a raccogliere il punto di vista dei nostri interlocutori.
Restiamo in trepidante attesa.
Un vizio che stiamo riscontrando spesso, ultimamente.
Il vizio di non rispondere.
Per approfondimenti: Somma Vesuviana: gli abusi dei parenti del candidato M5s
Sappiamo bene come la città di Somma Vesuviana sia stata interessata da inchieste di camorra e come il clan D'Avino Giovanni (nella foto in basso, cugino di Fiore D’Avino) alias o bersagliere, attualmente detenuto insieme ai figli Stefano e Ferdinando (tutti con condanne per reati di mafia).
Un clan quello assicurato alla giustizia dell'inchiesta Blusky dove, da alcune intercettazioni, spuntò anche il nome di Mocerino e di Paola Raia.
Per dovere di cronaca aggiungiamo che questi due soggetti non sono mai stati indagati.
Una vicenda che ha visto la compagna del boss D'Avino Giovanni o bersagliere fare nomi e cognomi, vantando delle amicizie politiche.
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L'assegnazione del bene, da parte del Comune di Somma Vesuviana, al Forum dei Giovani risale al 2013. Per la precisione il 14 marzo. Un giorno bello per la legalità, pieno di speranze per la collettività. Ma sono passati sette anni. Il bene, in questi anni, ha subìto diversi abbandoni. È stato anche vandalizzato.
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Ph laprovinciaonline.info
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2022-05-19 17:16:01
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