Occorre insegnare agli studenti la mafia per fare antimafia; occorre creare i cittadini di domani per poter combattere seriamente la criminalità organizzata e liberare il Paese.
Una terra difficile e complessa quella calabrese, in cui la ndrangheta è lo strumento attraverso cui tutto passa: una scelta, quella del professore Costabile, che non è passata inosservata e che ha fatto storcere il naso a più di una persona.
Non è mancato l'ostruzionismo di una parte del mondo accademico così come il tentativo di ridimensionare il corso che adesso conta numerose adesioni e che lui stesso sostiene economicamente avendo volutamente rifiutato ogni forma di sovvenzione pubblica: la libertà non può essere pagata.
Non solo teoria, ma incontri con magistrati, imprenditori e giornalisti impegnati in prima persona nella lotta alle mafie; oltre a questo i ragazzi sono accompagnati nei luoghi in cui si percepisce quello che la mafia, la ndrangheta e la camorra hanno fatto al territorio. Luoghi che raccontano, ancora oggi, l'orrore della malavita e la bellezza di chi si è opposto alla violenza mafiosa.
La criminalità ha devastato, e devasta, questo nostro paese; lo fa portando morte e violenza, sangue e disperazione; lo fa violando diritti e togliendo libertà; rendendo i cittadini schiavi di un sistema che non ammette futuro e che tutto distrugge.
Lo Stato, dal canto suo, subappalta alla criminalità organizzata intere regioni; legifera in senso contrario; non tutela i suoi magistrati migliori; calpesta la dignità di noi cittadini.
Unico nel suo genere, il percorso universitario del professore calabrese-Pedagogia della R-Esistenza- è finalizzato a creare i cittadini del domani, gli educatori del futuro, gli "eretici" che con passione e dedizione riusciranno là dove noi non siamo riusciti.
2022-06-15 16:56:08
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