Ascolto le cronache della crisi politica del nostro Paese e mi assale un profondo senso di nausea. Confermo in pieno quanto ho scritto in merito due giorni fa.
Per approfondire: «La politica, a tutti i livelli, non si occupa seriamente degli esclusi e dei diseguali»
Desidero affrontare un tema correlato, che può rappresentare una ipotesi di soluzione. Certo, dobbiamo continuare a impegnarci per cambiare la realtà, ma occorrerà molto tempo. Quello che certamente possiamo fare subito è cambiare noi stessi
Dobbiamo contrastare la logica mercantile della vita e dei rapporti, che impone modelli di comportamento che spersonalizzano e rendono schiavi.
Dobbiamo recuperare la piena libertà, decidere di utilizzare il tempo per ciò che veramente ci stimola e appassiona.
Il tempo libero è necessario per coltivare gli affetti, perchè sono questi e non le cose che ci rendono felici.
Abbiamo bisogno di relazioni umane, di amore.
Abbiamo bisogno di tempo per la coppia umana, per i figli e i nipoti.
Abbiamo bisogno di amici, che siano anche compagni di strada per progetti comuni.
Abbiamo il diritto di combattere per la nostra felicità, perchè la vita scorre via e non possiamo comprarla in un supermercato.
Se cominciamo a cambiare noi stessi potremo cambiare il mondo. Lentamente e con pazienza lo potremo cambiare. Dobbiamo guardare avanti, con coraggio e speranza. Vivere con intensità, con passione e desiderio.
Impegnarci affinchè questo modo di essere divenga dimensione collettiva. Improvvisamente ci accorgeremo di stare meglio e che, forse, anche la realtà comincia a cambiare.
Non vaneggio, credetemi.
Vi invito ad accoglierlo quale suggerimento di riflessione per le vacanze estive.
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2022-07-17 19:10:57
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