In esposizione le ultime opere dell’autrice realizzate durante il biennio 2020/22. Luisa Valeriani ha introdotto nella sua ricerca e nel suo lavoro la fotografia come mezzo di supporto figurativo, che, con l’aggiunta di elementi materici consentono una lettura stratificata del suo processo creativo.
“La mia ricerca mira a fare in modo che l’osservatore possa “obbligarsi” ad un profondo confronto con se stesso e con la complessità umana. Confronto che, io per prima, instauro attraverso la continua osservazione, riflessione e interazione di dialogo con ciò che mi circonda. Il risultato di questo processo è ciò che i miei lavori restituiscono,” – dichiara Luisa Valeriani, attraverso la pagina del sito web. “Sono sempre stata affascinata dalla forza dei simboli, – continua – e credo profondamente nella potenza evocativa della loro immagine. In questo particolare momento di sovrapposizioni e confusioni ed estreme velocità sono alla ricerca di ‘attimi sospesi’, nuovi simboli timeless, che solitamente catturo mediante uno scatto ottenuto con un semplice smartphone e che trasferisco su diversi supporti che rielaboro attraverso delle successive sovrapposizioni. L’immagine ottenuta dal telefono è uno stratagemma creativo che permette di bloccare, ridefinire e ricomporre il momento nell’immediato. In questo frame riconosco e valorizzo, non tanto la definizione e la nitidezza, ma l’armonia degli elementi all’interno dello scatto. Su di esso intervengo con la pittura per esaltare i dettagli e restituire un’anima all’immagine attraverso la materia viva dei colori, prediligendo l’evidenziazione di linee (come vene in cui scorre nuova linfa) attraverso l’unicità dell’oro, anch’esso simbolo di calore, luce, movimento, forza… di nuova vita. Mi piace pensare che i miei quadri possano essere delle metafore visive, che arricchite da simboli e contrasti offrano spunti e momenti di riflessione allo spettatore. Attraverso le mie opere, non voglio fornire risposte, ma vorrei che l’osservatore – anche se ovviamente ognuno ha la propria interpretazione – fosse portato a porsi nuove domande. Vorrei offrire lo spunto, l’opportunità di fermarsi e distaccarsi per qualche minuto, per prendere un respiro e lasciarsi guidare semplicemente da un’emozione, perché l’arte, per me, è uno dei pochi mezzi attraverso la quale l’anima si ridesta.”
SNAPSHOTS è la nuova mostra personale di Luisa Valeriani, risultato della sua nuova ricerca artistica che vede la fotografia come mezzo di supporto figurativo.
“Più audace e meno calligrafica, si direbbe, in questa stagione, la sua pittura, […] la possanza del segno infrange le griglie lineari che nei cicli precedenti imbrigliavano il colore in alvei e campiture preordinate, e si espande sull’intero supporto addensandosi ora in diagrammi, ora acquistando sottigliezza al pari di un velo d’acqua. […] la differenza nella Valeriani matura consiste nell’intervenire sulla tela in maniera meditata, con il criterio assennato di chi ha mandato a memoria la lezione delle avanguardie, con la massima acquiescenza possibile, senza arginarne il filo narrativo che ancora risiede alla base della fabula picta ma immergendosi nell’unità tematica che è trama e suggestione”, scrive il curatore della mostra, Massimo Rossi Ruben, nel saggio critico del catalogo.
Luisa Valeriani nasce a Roma nel 1981. Da sempre ispirata dai modi dei Romantici tedeschi, dall’oro e dalle eleganti linee Art Nouveau e dai Simbolisti, Luisa Valeriani interpreta il suo personale idioma artistico attraverso le correlazioni psicologiche del neofigurativo informale. A partire dal 2016 partecipa a diversi premi e contest artistici, tra i quali al “Premio Art-e Veroli” (2016) e al “Premio Art-e, Passione e Arte” (2020), in rassegna al MACO – Museo di Arte Contemporanea – di Veroli (FR). L’anno 2021 rappresenta, per Luisa Valeriani, la svolta del registro artistico, con l’avvio di progetti espositivi: la partecipazione alla mostra collettiva “The Woman” e al “Premio Internazionale Dante Alighieri. Purgatorio” (Galleria Area Contesa Arte, in Via Margutta a Roma, dove oggi espone in modo continuativo) sono esemplificativi del ciclo. La personale “Mutato nomine. Nella favola si parla di te”, al MUEF ArtGallery a Roma, ne consacra la coerenza operativa e l’appeal cromatico, segnalandola tra i più interessanti protagonisti della nuova scena capitolina. Nel mese di dicembre l’arte di Luisa Valeriani travalica i confini dell’Italia ed espone in Grecia alla Domus Art Gallery nella collettiva Matter in Motion. Nello stesso anno, Luisa Valeriani introduce la fotografia come mezzo di supporto figurativo nel suo lavoro, con l’aggiunta di elementi materici che consentono una lettura stratificata nel processo creativo e viene riconosciuta tra i 2022 Artisti Emergenti su cui investire/2021 edito da Exibart ed inserita nel terzo volume dell’Atlante dell’Arte Contemporanea De Agostini 2021 “per alti meriti nel settore delle Belle Arti”. Nel 2022 espone alla Contemporanea Portofino (Castello Brown – Portofino) e alla collettiva Freedomart (Spazio Arte Tolomeo – Milano). Vive, dipinge e lavora a Roma.
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SNAPSHOTS.Luisa Valeriani. Opere
SPAZIO LIGHTSKY
Largo Angelicum, 6 – Roma
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2022-07-17 16:37:07
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