A completamento di una vasta operazione di ampliamento e razionalizzazione degli spazi museali della Galleria Nazionale delle Marche che ha sede a Palazzo Ducale a Urbino (dove all’inizio di aprile sono state aperte le prime sei nuove sale e dove dallo scorso 23 giugno è visibile la mostra “Federico da Montefeltro e Francesco di Giorgio: Urbino crocevia delle arti” il), alla presenza del Direttore Generale dei musei statali, Massimo Osanna e del Direttore della Galleria Nazionale delle Marche, Luigi Gallo - oggi si inaugura l’ala occidentale del secondo piano, con otto sale dedicate alla pittura dal Cinquecento al Settecento, al paesaggio, al ritratto, al pontificato Albani e alla Collezione Volponi.
Con questa apertura si conclude la musealizzazione del piano superiore dello storico edificio urbinate, permettendo al museo marchigiano di ospitare quasi 100 opere in più rispetto a prima.
L’allestimento di questi spazi si è reso necessario in seguito all’incremento delle collezioni della Galleria Nazionale delle Marche e, in particolare, dal deposito della ricca collezione della Cassa di Risparmio di Pesaro.
Quest’ultima consta di circa 200 dipinti, che spaziano dal Quattrocento all’età contemporanea, tutti di ambito marchigiano, e circa 200 ceramiche la cui produzione – dal Quattrocento in poi – rappresenta un’eccellenza della zona.
Il grosso della collezione della Cassa di Risparmi di Pesaro, vede opere del Sei e Settecento, di ambito marchigiano quindi costituisce un’integrazione indispensabile alla narrazione dell’arte marchigiana ben rappresentata per i secoli XV e XVI dalla collezione permanente della Galleria Nazionale delle Marche.
«Il lavoro di recupero a scopo museale del secondo piano del Palazzo Ducale di Urbino - ha detto il Direttore Generale dei Musei statali, Massimo Osanna – si propone come riferimento e modello per tutto il Sistema Museale Nazionale per la visione progettuale completa e aderente agli indirizzi della museologia contemporanea, che ha preso in considerazione la riqualificazione e l’ampliamento degli spazi, la razionalizzazione delle sale, l’incremento delle collezioni, anche con l’acquisizione delle opere dei depositi della Cassa di Risparmio di Pesaro, fino alle scelte espositive incentrate sulle produzioni artistiche del territorio. E’ un bellissimo allestimento, per il quale mi complimento con il Direttore Luigi Gallo e con tutto lo staff della Galleria nazionale delle Marche».
«Con l’apertura delle nuove sale del secondo piano, spazi prima mai musealizzati – afferma il Direttore Gallo –, si porta a compimento quel processo di riconversione dell’intero edificio a scopo culturale, iniziato proprio con l’istituzione della Galleria Nazionale delle Marche, nel 1912, sotto la direzione di un giovanissimo Lionello Venturi. Oltre ad aumentare gli spazi espositivi e, di conseguenza, la quantità delle opere esposte, l’operazione include nel percorso spazi di grande valenza prima non visibili al pubblico, come il torricino sud, la loggia e la terrazza del Gallo».
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2022-07-17 14:37:34
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