La macchina informativa sposta l'attenzione da quello che è il problema più grave che incombe sulle nostre teste, la guerra. Si vuol far credere che il problema sia fondamentalmente legato alle bollette, che comunque in questo momento aumentano per problemi speculativi che nessuno ferma, come se gli interessi del capitale fossero intoccabili.
Sicuramente queste portano un disagio enorme ed una decrescita obbligata.
Tuttavia il problema principale non è questo. Il problema vero é che si può avere una escalation verso una guerra di tipo nucleare se non si trovano strade diplomatiche di compromesso.
Continuare a tirare la corda, sotto la direzione del centro dell'impero occidentale, per calcoli miopi di conservazione di assetto di potere unipolare, ci sta facendo rischiare molto. Questa campagna elettorale dovrebbe avere al centro del dibattito chi vuol continuare su questa strada e chi vuole cercare vie diplomatche e compromessi per spegnere il fuoco.
Potrebbe venire un segnale importante dall'Italia se si votassero quei partiti che sono contro l'escalation e vogliono soluzioni diplomatiche.
Dopo la pessima gestione di Draghi, che non comprendo perché continui ad essere pompato dopo gli evidenti fallimenti della sua gestione che stiamo tutti subendo, dobbiamo dare un segnale di discontinuità. Abbiamo la forza del voto che potrebbe dare un segnale importante e forte a tutto il continente europeo.
Cerchiamo di utilizzarla bene ora, nonostante una informazione che vuole mettere in sordina il problema guerra come discriminante, per non pentirci domani.
Lucio Pastore
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2022-09-13 16:11:47
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