La prima presentazione ufficiale del libro si è svolta agli inizi di novembre presso la Casa delle Culture e della Musica, nell’evento organizzato dalla Mondadori Bookstore Velletri-Lariano-Genzano-
Nel saluto di benvenuto Guido Ciarla, libraio ed editore del volume, ha sottolineato la particolarità dei percorsi proposti nel libro, ringraziando l’autore per la passione profusa verso la realizzazione di questo lavoro. È intervenuta anche la dottoressa Laura Cianfoni, in rappresentanza dell’Ecomuseo della Terra Amena di Velletri, per segnalare che nelle bag del museo stesso sarà possibile trovare anche il libro di Enzo Toto.
La parola è passata all’autore, intervistato da Leonardo Alivernini. Regista di mestiere, escursionista per passione: gli itinerari proposti dal libro sono tutti particolari, a volte anche complessi per i non esperti, ma riservano delle splendide vedute che riconciliano con la natura e con la bellezza.
“Durante la pandemia”, ha raccontato Toto, “abbiamo vissuto giornate lunghe, senza poter uscire, e ho cominciato a scrivere su alcuni sentieri battuti in passato. L’ho fatto a memoria, basandomi sui ricordi, e sono uscite fuori quattro o cinque schede che ho condiviso con qualche amico. Da lì è partita l’idea, ho aggiunto le citazioni letterarie e ha preso forma questo progetto”.
Un libro nato “a tavolino”, per paradosso, come simpaticamente spiegato durante la presentazione. Ma il lavoro ha poi, naturalmente, preteso sopralluoghi scientifici sui posti: “ho verificato tutti i percorsi che avevo in testa e ho continuato, lo scopo della guida è quello di far godere il territorio. Per le singole schede, nella fattispecie, ho cercato di approfondire il più possibile i sentieri evitando indicazioni che non dessero riferimenti per tanti metri. Inoltre ci sono considerazioni e divagazioni sui posti, come dei raccontini”.
Oltre alle note dell’autore, ci sono moltissime citazioni di filosofi, scrittori, poeti, alpinisti: “ho rintracciato molte frasi sul cammino e sulla montagna”, ha confermato Toto, “usandole come saluto alla fine del percorso. Proprio in quest’ottica mi è sembrato opportuno usare il ‘noi’ perché sono io che accompagno i lettori”. L’abilità di Enzo Toto nell’uso del linguaggio e della parola è stata sottolineata anche da Alivernini, che ne ha apprezzato stile e lessico.
uploads/images/image_750x422_63757602171ab.jpg
2022-11-20 08:51:29
13