Si parla di “tagli alla burocrazia" per rendere più veloci gli iter ma, evidentemente, alla classe politica non interessa minimamente il gravissimo problema che affligge da sempre il sistema: le infiltrazioni delle mafie negli appalti pubblici.
Con meno controlli aumenteranno le penetrazioni di chi sfrutta le maglie larghe degli appalti.
E anche recentemente le cose non sono andate meglio, basti pensare al recente “decreto Recovery” del 2021, dove si interviene nell’ambito della normativa antimafia, con il quale si vanifica lo strumento amministrativo contro le infiltrazioni mafiose negli appalti.
I prefetti, ora, prima di emettere un provvedimento interdittivo antimafia che inibirà la società dagli appalti pubblici, per dirla terra terra, chiameranno i titolari delle società, gli daranno un buffetto sulla guancia con un “contraddittorio procedurale”, dicendogli: “Stai attento che se continui così, ad avere rapporti con i mafiosi, saremo costretti a intervenire, quindi è meglio che ti mostri collaborativo”.
Per fare un esempio pratico racconto un fatto che mi capitò nel 1993. Nel corso di un’indagine andai a fare la perquisizione domiciliare della presidente di un'importante azienda sanitaria privata. Sapete qual era il vero ruolo della signora nell’ambito della società? La centralinista. Quindi la presidente non era altro che una “testa di legno”, una prestanome.
Per non parlare poi delle numerosissime intercettazioni ambientali e telefoniche dove i mafiosi mettono in evidenza proprio la facilità di appropriazioni illecite dei lavori pubblici.
Nonostante tutto ciò, la politica cosa fa? Agevola il malaffare. In soldoni, per politici e amministratori quali sono le priorità? Tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori? NO! Evitare l’utilizzo di materiali scadenti? NO! Evitare l’interramento dei rifiuti tossici? NO! Tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini? NO! Aumentare i controlli? Assolutamente NO! Evitare la corruzione? NO! Evitare le infiltrazioni mafiose? NO!
Evitare i ritardi dei lavori e i contenziosi amministrativi Sl’!
E del resto, che ce frega. I ponti continueranno a crollare e le mafie a fare affari.
Renato Scalia
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2022-12-20 17:05:03
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