Le mafie, i fascismi, i più abietti, vigliacchi e immondi pozzi neri di questo Paese orrendamente sporco, dei settori dell’asocietà più abietti e schifosi, si nutrono di tante complicità, omertà, pavidità.
I più semplici sono frasi fatte, trite e ritrite che dovrebbe far vergognare – se esistesse ancora la vergogna per lo squallore in questo Paese – anche il solo pensarlo. Le mafie non esistono, i fascisti sono finiti settant’anni fa, siamo pieni di isole felici e cazzate simili. Ruttate su comodi divani applaudendo come scimmiette sceme ammaestrate ai rutti dei mediocri pre-potenti che dominano l’orizzonte mediatico e politico.
La realtà è più dura di queste cazzate e c’è chi non si arrende. Antonio Currò è uno storico militante politico e sociale di Messina.
Da decenni in prima fila accanto agli ultimi, agli impoveriti, alle vittime di questa società iniqua e ingiusta e in battaglie per il territorio. È responsabile dell’Unione Inquilini e segretario del circolo “Peppino Impastato” di Rifondazione Comunista della città. La settimana scorsa in piena notte gli hanno incendiato l’auto. Un attentato para mafioso ed intimidatorio contro il suo attivismo politico e sociale.
«Antonio, attivista storico della città, con spirito di servizio e sacrificio ha sempre lavorato incessantemente per la collettività – sottolinea “Cambiamo Messina dal Basso” – siamo fermamente convinti che questi atti non fermeranno il suo impegno quotidiano per Messina e per la difesa dei diritti di ogni persona, soprattutto di quelle ai quali è negato il diritto alla casa e che si rivolgono al sindacato per essere tutelate». Solidarietà è giunta anche dalla Cgil con un comunicato stampa firmato dal segretario generale della Cgil Messina, Pietro Patti.
Rifondazione Comunista ha lanciato una sottoscrizione online solidale per permettere a Currò di acquistare una nuova auto che è possibile sostenere e a cui si può contribuire qui
https://www.produzionidalbasso.com/project/non-ci-faremo-intimidire-diamo-una-mano-ad-antonio/
«Uno sconosciuto, con freddezza e in tutta calma, ha prima appiccato il fuoco alla sua auto, parcheggiata a pochi passi dall’abitazione, e poi si è dileguato per le vie della città – hanno ricostruito quanto accaduto il segretario nazionale Maurizio Acerbo e il segretario regionale Nicola Candido – Un atto gravissimo e per il quale chiediamo il massimo impegno da parte delle forze dell’ordine nella ricerca del responsabile e di eventuali complici e mandanti».
«Siamo sicuri che non sarà certamente questo vile attentato a fermare e intimidire Antonio» ma «non si può sottovalutare la gravità dell'atto – concludono nella nota inviata Acerbo e Candido – evidentemente dà fastidio chi fa politica pulita».
Wordnews.it e l’associazione Dioghenes esprimo la loro solidarietà ad Antonio Currò, lo sdegno per quanto accaduto e tornano a ribadire quel che è la stella polare del nostro agire: dare voce a chi non ha voce e a chi lotta, condannare ogni mafia e schierarci accanto a chi le denuncia e combatte ogni giorno concretamente e realmente.
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2023-05-23 19:09:43
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