Non è facile analizzare i risultati di una competizione elettorale con serenità di giudizio.
I fanatici entusiasmi di chi vince e le peregrine giustificazioni di chi perde rappresentano la regola. Bisogna possedere senso critico e spirito laico per esprimere opinioni pacate. Non pretendo di possedere la verità, ma una prima valutazione la ritengo possibile, anche sulla base della mia esperienza politica e della conoscenza che ho di alcuni personaggi.
In merito al nuovo Sindaco di Catania e alla composizione del Consiglio Comunale opero una distinzione.
Enrico Trantino è una persona perbene che conosco da oltre 30 anni.
Ma non credo che basti.
Il Consiglio Comunale, ampiamente rinnovato, non mi sembra particolarmente autorevole. Senza entrare nella biografia dei singoli consiglieri, per alcuni dei quali ho qualche riserva, credo che non avranno grande autonomia decisionale. Saranno eterodiretti. I loro mentori e pupari, quelli che effettivamente comandano, stanno fuori. Eccoli: Lombardo, Cuffaro, Sammartino, ed altri meno visibili che restano nell'ombra. Essi rappresentano i terminali politici del complesso sistema di potere della città.
Da essi, se Trantino non si mostrerà docile, potranno giungere le difficoltà alla sua sindacatura. Ipotesi fantasiosa?
Pertanto, anche se il numero dei consiglieri dell'opposizione è esiguo, sarà necessaria massima vigilanza ed attenzione su tutte le decisioni importanti che saranno prese. Ma non basta, perché anche le associazioni della società civile e i singoli i cittadini dovranno fare la propria parte. La delega senza costante controllo non è vera democrazia.
Successivamente dirò cosa penso in merito alla sconfitta del cosiddetto "fronte progressista" e su quelle che ritengo siano le responsabilità.
Perché nulla in politica, e nelle vicende umane, è frutto del caso.
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2023-06-02 16:46:48
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