Il 27 luglio si è tenuta a Palazzo Chigi la cabina di regia sul Pnrr presieduta dal Ministro Fitto. Alla fine, il Ministro, ha incontrato i giornalisti. Come previsto, si devono presentare i progetti degli interventi da completare entro il 30 giugno 2026. Il Ministro Fitto afferma che:
“La proposta di modifica che mettiamo in campo interessa 144 misure. Ci sono modifiche formali e riprogrammazione di risorse all'interno della stessa misura”.
Dal numero dei progetti notiamo che sono stati de-finanziati nove misure da 15,9 miliardi di euro e che prevedevano, tra gli altri, interventi su: “Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico” per un totale di 1,3 miliardi di euro; “Aree interne- Potenziamento servizi e infrastrutture sociali di comunità” per un totale di 700 milioni di euro e “Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie” per un totale di 300 milioni di euro.
“Non stiamo eliminando nulla, stiamo riorganizzando tutto cercando le modalità per utilizzare bene le risorse. Stiamo mettendo in salvaguardia gli interventi che rischiano di non essere spesi con un adeguamento dei progetti e una tempistica giusta. Stiamo evitando di trovarci tra un anno con la Commissione europea che ci revoca i soldi”.
Si difende così il Ministro Fitto sulla polemica sollevata sul taglio di progetti importanti. E, sul recupero dei soldi per finanziare i progetti definanziati dal Pnrr, afferma che:
“La quota di risorse aggiuntive REPowerEU a fondo perduto destinate all'Italia è pari a 2,76 miliardi di euro. Inoltre il governo intende utilizzare la quota del 7,5% delle risorse delle politiche di coesione 2021-2027, già destinate a obiettivi assimilabili a quelli del REPowerEU”.
“Nell'ambito del Repower c'è un a scelta forte del governo, voglio ringraziare non formalmente tutti i colleghi perché c'è un lavoro di squadra e un lavoro coordinato con tutti i singoli ministeri che ha messo in campo un ambizione seria sulla sostenibilità energetica e ambientale del paese, per un grande progetto che di una prospettiva forte e che si inserisce perfettamente nelle linee di politica internazionale che il premier Meloni nei giorni scorsi ha indicato nell'avvio del piano Mattei”.
Poi, durante la conferenza stampa sono stati presentati parte dei progetti da realizzare. In sostanza sono stati de-finanziati progetti che servono sia per il suolo italiano che per la lotta alle mafia. Quelli del suolo sembra che in qualche modo, sempre con la speranza, si possano recuperare.
Ma quelle per dare un contributo alla lotta alle mafie?
Come al solito, da parte di questo governo, troviamo il silenzio tombale.
uploads/images/image_750x422_64c4ef45ea1ff.jpg
2023-07-30 11:31:25
161