È stata la presidente del tribunale di Napoli, Elisabetta Garzo, ad aprire la pubblica udienza per celebrare l'insediamento, come procuratore capo di Napoli, di Nicola Gratteri, ex procuratore di Catanzaro. La sala era piena di operatori della giustizia, magistrati e avvocati; inoltre era presente una delegazione di una ventina di magistrati di Catanzaro, i quali in una lettera indirizzata al magistrato hanno riconosciuto
“la capacità di renderli parte di un progetto che ha messo al centro delle nostre attività quotidiane non soltanto la tutela dei diritti che caratterizza ogni ufficio giudiziario, ma anche la necessità di riportare nel distretto un clima di fiducia da parte dei cittadini.”.
Il magistrato risponde spiegando di:
“andare a Napoli con umiltà. Parlerò e ascolterò tutti, poi il mio compito sarà quello di fare sintesi e comincerò ad adottare le mie decisioni e i miei indirizzi.”
Inoltre era presente pure il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo. Il procuratore vivrà in caserma.
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Il presidente Elisabetta Garzo ha spiegato che
“anche a nome personale le auguro un ottimo lavoro, certa di una interazione con il tribunale, nella lotta alla criminalità organizzata e criminalità comune in un momento così difficile per Napoli, che spera nella giustizia.”
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Giovanni Melillo, dopo aver preso la parola, afferma che è
“un giorno importante per la città. Gratteri un magistrato di grandissimo valore. Tra noi c'è sempre stata stima e rispetto, e per questo abbiamo potuto anche sorridere e scherzare delle piccole e vane insinuazioni su presunte contrapposizioni tra di noi. Gratteri ha lavorato per oltre 35 anni in una terra affascinante quanto difficile, pericolosa e complessa e quindi conosce bene la complessità.
La Procura di Napoli è la più grande procura d'Italia ma è anche 'ufficio in cui qualsiasi magistrato vorrebbe lavorare, sapendo di entrare a far parte di una comunità professionale retta sulla condivisione di valori profondi.”
Gratteri, rivolgendosi al presidente del tribunale, afferma che:
“Spero molto presto di iniziare un giro di incontri con lei presidente e quindi con i presidenti di sezione e l'avvocatura, al fine di costruire sinergie e togliere farraginosità, se ci sono, e dare così risposte di giustizia a tutti i cittadini che vedono in noi un'ultima spiaggia.”
Già dal primo giorno di lavoro a Napoli ha convocato una prima riunione con tutti i magistrati dell'ufficio inquirente.
“Grazie per l'incoraggiamento, ma da me non avrete notizie. – dice ai giornalisti in tono scherzoso; continua dicendo – Voglio ascoltare tutti e se ci sono problemi e criticità li affronteremo e fare sinergie con tutte le istituzioni.
Non mi alzo da una riunione senza aver preso una decisione e non rinvio mai a domani.
Dopo tutti questi elogi in una sala così bella e grande mi sento più teso che tranquillo. Ascolto tutti, poi decido.”
Con questa nomina finiscono i 19 mesi di “vacanza” dell'ufficio giudiziario di Napoli, da quando il suo procuratore Giovanni Melillo è stato eletto a capo della procura nazionale antimafia e antiterrorismo dal CSM.
Nicola Gratteri nella foto di copertina. copyright Ansa
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2023-10-22 12:11:06
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