“Silvana Saguto l’ho conosciuta in un’altra veste, più che come magistrato.
Ti posso dire che, sinceramente, visto gli ultimi avvenimenti ho fatto una riflessione: Silvana Saguto era un ottimo magistrato ma che, purtroppo, poi per varie vicende, soprattutto a mio parere dovute alla famiglia cioè i figli che gli facevano tenere un tenore di vita che lei non è in grado di poter sopportare e che quindi poi conseguenzialmente ha deviato quelli che erano i buoni e i sani principi e quindi, poi, è successo tutto questo.
Perché da tantissime intercettazioni ho avuto modo di capire che lei si lamentava che non riusciva a sostenere i figli che gli costavano 100 euro l’uno al giorno, per cui era una spesa enorme rispetto a quello che erano i suoi guadagni.
Quindi quello che ti posso dire è che Silvana Saguto era un magistrato che poi, per tanti eventi, ha deviato da quello che era la buona e sana correttezza che un magistrato dovrebbe avere. Presa anche dal delirio di onnipotenza, dal sacro furore, ha commesso cento mila errori perché, soprattutto, ancora oggi la legislazione antimafia permette di andare a sequestrare beni a presunti mafiosi tenendo i sequestrati per decenni e poi accorgersi, guarda-caso, che quello non è un mafioso e quindi hanno rovinato aziende e intere famiglie facendo perdere posti di lavoro.”
– continua dicendo parlando della legge sul sequestro dei beni ai mafiosi –
“Attenzione. Io vorrei fare una premessa perché molto spesso qualcuno fraintende e non vorrei essere frainteso nemmeno oggi.
La legge sui beni confiscati, la legge Pio La Torre, è sacra. La legge Pio La Torre, all’inizio, quello che è stato il pensiero di Pio La Torre era quello di togliere i beni ai mafiosi e restituirli alla collettività, poi, nel corso degli anni, questa legge ha subito decine di modifiche volute proprio dai magistrati che hanno capito che potevano usare una misura di prevenzione come bancomat per amici e parenti. E quindi lì si è perso il senso della legge in sé.
Partiamo dal fatto che la legge Pio La Torre non si tocca. Ma che oggi la legge è stata abusata, violentata, è diventata un’altra cosa è pure vero. Anche perché, vi dico, casi Saguto in Italia, tutt’oggi, ce ne sono centomila perché il sistema è ancora quello. La legge va rivista e modificata.”
Di questo e molto altro abbiamo parlato e approfondito nell’intervista fatta con la rubrica “Informazione Antimafia” a Pino Maniaci.