Da quello che ho capito, l'Europa nel concedere i soldi del PNRR ha richiesto di portare avanti le privatizzazioni ed ora le fonti energetiche vanno sul mercato libero.
Ma perché l'Europa impone le privatizzazioni? Quale visione di società sottende?
L'impressione è che a dominare queste scelte siano essenzialmente le diverse lobby. L'esecutivo dell'UE non è espressione del parlamento europeo eletto dai cittadini ma di scelte fatte dai diversi Stati che la compongono.
Questo esecutivo fa le scelte economico-finanziaria sotto il diretto rapporto con le diverse lobby e dalle segrete stanze fuoriescono i famosi trattati che poi il parlamento europeo ratifica senza aver realmente messo mano nelle scelte fatte.
Sembra che, in questo contesto, la politica europea è guidata dalle lobby che gestiscono in maniera chiara il rapporto con la commissione europea.
Da qui scaturisce l'obbligo di privatizzare il mercato dell'energia, la sanità, l'acqua, la formazione e gestione del debito dei diversi Stati, le enorme plusvalenze che ricavano le multinazionali pagando tasse irrisorie, la difesa dei paradisi fiscali e le disuguaglianze sociali.
Una Europa così non può durare a lungo perché non è una espressione politica reale di tutte le classi sociali.
Dopo l'inizio della guerra Russo-Ucraina abbiamo avuto un notevole rialzo dei costi dell'energia. Ci avevano detto che questo avveniva perché dovevamo pagare di più in quanto non potevamo ricorrere alle fonti russe. Se questi soldi sono serviti ad acquistare energia a prezzi più alti, come mai compagnie come l'Eni hanno avuto guadagni favolosi? Come mai non è possibile tassare queste plusvalenze derivanti dagli aumenti che noi abbiamo pagato?
È tutta strana l'Europa così concepita ed anche qui occorrerebbe un pensiero alternativo di un'Europa che non sia semplice espressione di lobby.
A quando una sinistra capace di uscire da questo pensiero unico neoliberista decadente e pericoloso?
L.P.
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2023-12-05 16:20:29
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