Tra le ombre del passato, un lamento sussurra, Olocausto, nome che sfiora,
Il cuore del dolore, il peso del pianto, Storia di orrore che non si spegne col pianto.
Nel silenzio di quei giorni, grida soffocate, Storie dimenticate, nell'oscurità legate.
Il freddo acciaio separò famiglie, sogni infranse, Campi di concentramento, ove la vita si spegne.
In quegli occhi vuoti, racconti muti di terrore, Testimoni di atrocità, segreti d'amore.
In un mondo impazzito, l'innocenza nascosta, nel fumo dei forni, la speranza si è sciolta.
Il vento sussurra nomi di anime perdute, che danzano nell'eternità, ormai mute.
Tra le ceneri del passato, rose di memoria, fioriscono nel ricordo, eterna vittoria.
Ma ancor oggi il dolore, come un'eco lontana, ci parla di un tempo, di cui l'umanità si rammarica.
Non possiamo dimenticare, né ignorare, l'Olocausto ci chiama a testimoniare.
In ogni parola, in ogni nota di una canzone, Siano vive le storie, l'eredità di un'atrocità commessa.
Promettiamo nel presente, di imparare e difendere, l'umanità dall'orrore, il cuore da ogni offesa.
Olocausto, nella memoria, tu vivrai,
Per insegnarci che la pace è il dono che bramai.
Nelle tue cicatrici, la lezione del perdono,
Per costruire un futuro senza alcun ritorno.
Chiara De Chiara
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2024-01-24 09:22:41
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