I genitori che assumono comportamenti impositivi e aggressivi dimostrano la loro incapacità a mettersi sullo stesso piano dei figli.
Per esempio, le urla creano allarme ma non educano, e se un genitore mostra segni di instabilità emotiva anche i figli non potranno che fare altrettanto.
Questo vale specialmente per preadolescenti e adolescenti, che vivono una fase di crescita e destabilizzazione, dovuta ad una improvvisa "esplosione" ormonale e ad uno sviluppo cerebrale in divenire.
Ne consegue che un'emozione poco controllata in un adulto possa scatenare analoghe reazioni emotive in una ragazza e in un ragazzo.
Pertanto occorre analizzare e controllare le proprie emozioni per capire quelle dei figli.
I genitori dovrebbero seriamente ripensare al proprio vissuto per individuare i problemi non risolti che si portano dentro, magari dalla loro infanzia e adolescenza. Sono questi che spesso determinano pericolose distorsioni nel processo educativo.
La questione è molto più ampia e complessa, e riguarda anche gli insegnanti.
Ho pensato a questo nella prospettiva dei miei prossimi incontri nelle scuole. E mi chiedo: non sarebbe il caso di organizzare occasioni di confronto anche con genitori e docenti?
È la domanda di sempre: chi forma i formatori?
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2024-01-24 11:55:40
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