Il pericoloso premierato: minori spazi democratici per le lotte sociali.
Autonomia differenziata: ulteriore attacco alla popolazione povera del Meridione a vantaggio dei capitalisti.
Distruzione del reddito di cittadinanza, liberalizzazione degli appalti, ulteriore dilagare della precarietà, che aumentano la ricattabilità dei salariati e i morti sul lavoro.
Nuovi tagli alla sanità pubblica anche molisana per favorire quella privata e a pagare il debito pubblico alle banche. Aumento delle spese militari e sostegno allo Stato sionista nel momento delle sue politiche genocide contro Gaza e guerrafondaie contro l’Iran completa il quadro.
Sia in Italia sia nel Molise il governo a guida post fascista non rappresenta la maggioranza della popolazione ma grazie alle leggi truffa e tipiche della destra approvate dal PD hanno però nel Molise il pieno dei parlamentari ed in Parlamento la maggioranza assoluta: per questo il Primo Maggio dei lavoratori rivendica l’elementare principio democratico: sistema proporzionale puro, un testa un voto.
E infatti, tutti i governi nazionali e regionali degli ultimi 30 anni hanno rapinato i lavoratori e le lavoratrici anche del Molise.
I governi di centrosinistra con le loro politiche antioperaie ed antisociali hanno fatto da apripista alle vittorie delle destre che hanno semplicemente aggravato le misure contro le masse lavoratrici e povere: la destra ha solo raccolto ogni volta ciò che a “sinistra” si è seminato.
Anche il voto a favore della spesa del riarmo (che toglie ulteriori risorse alle spese sociali e sanitarie anche al Molise) e della politica estera di Meloni per l’IMPERIALISMO ITALIANO ha avuto l’appoggio del PD e M5S
Necessita costruire anche dal Molise UNA VERA OPPOSIZIONE DAL VERSANTE DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI, autonoma dal centrosinistra liberale-filocapitalista, che riconduca le stesse battaglie democratiche ad una ragione di classe e ad una prospettiva anticapitalista.
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aprire una vertenza generale contro governo e padronato attorno ad una piattaforma di lotta in cui milioni di lavoratori e lavoratrici possano riconoscersi (al di là del giusto sostegno ai referendum CGIL)
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rompere con la governabilità dei capitalisti: per una legge elettorale proporzionale pura contro ogni truffa maggioritaria;
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sostegno della resistenza dei popoli oppressi contro tutti gli imperialismi, e contro tutte le loro guerre, e dunque innanzitutto a sostegno della resistenza palestinese contro il colonialismo sionista (fuori da ogni logica di equidistanza pacifista)
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battersi contro la propria borghesia, per una alternativa di società e di potere, per un governo delle lavoratrici e dei lavoratori che riorganizzi la società su basi nuove, per una prospettiva di rivoluzione.
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2024-05-01 07:39:17
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