Nuovi movimenti in Sicilia alla vigilia delle elezioni europee: ad Agrigento convention organizzata a sostegno del candidato di Forza Italia-Noi Moderati, Massimo Dell’Utri. E allo stesso tavolo si trovano seduti insieme, oltre al candidato, il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, e il segretario nazionale della DC, Totò Cuffaro.
“Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento a tutti voi per il sostegno che mi avete dato e che onorerò nel migliore dei modi.
Grazie Totò e grazie alla Nuova Dc.
L’accordo politico tra Forza Italia e Noi Moderati e il patto federativo tra Noi Moderati e la nuova Dc sono tessere di un unico mosaico”,
ringrazia così il candidato Massimo Dell’Utri.
E così entra in gioco pure Totò Cuffaro che non riusciva a trovare nessuno da sostenere in questa tornata elettorale, almeno a vista, con la forza di 140mila voti, così come lui stesso ha affermato diverse volte.
Dopo diversi tentativi di agganci a diversi leader di partito e dopo aver ricevuto risposte negative da tutti arriva questa alleanza con i Noi Moderati ma con tempistiche eccezionali: infatti, come da “vizio di forma” dello stesso Cuffaro, questo accordo viene raggiunto dopo che il governatore della Liguria Giovanni Toti, Presidente del Consiglio Nazionale Noi Moderati, viene coinvolto in un maxi giro di corruzione e di scambio di voti, con il coinvolgimento di cosa nostra nissena.
Eccolo trovato, allora, il cavallo di battaglia di Totò Cuffaro confermando ancora una volta il suo essere e il suo passato (ma non troppo) alquanto dubbio e con vicinanze strane, con sentenza di cassazione, a cosa nostra.
Inoltre questi voti, ricordiamo che sono voti di un condannato in cassazione per aver favorito cosa nostra, confluiranno nello stesso partito dove è presente e candidata Caterina Chinnici, figlia del noto giudice Rocco Chinnici che cosa nostra l’ha combattuta fino al sacrificio della sua stessa vita.
Ma non è l’unica mossa abbastanza dubbia, infatti pure “patron” Micciché ha preso la sua decisione: per queste elezioni europee sosterrà il suo vecchio partito, e quindi Forza Italia, con l’assessore Marco Falcone in testa, candidato alle elezioni europee, dopo il violento battibecco tra i due e la conseguente uscita dal gruppo Forza Italia all’Ars dello stesso Micciché aderendo al gruppo Misto al Parlamento Regionale.
Lo stesso Micciché che si riforniva di cocaina con la macchina istituzionale con il lampeggiante.
Ecco allora chi tenta di rappresentarci al parlamento europeo e che molto probabilmente ci riuscirà grazie al bacino di voti che, purtroppo, questi personaggi hanno.
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