In data 8 e 9 giugno ci saranno le elezioni europee e con esse inevitabilmente la commissione antimafia, presieduta dall’onorevole Chiara Colosimo, ha pubblicato chi è in violazione del codice di autoregolamentazione, in poche parole gli impresentabili secondo la stessa commissione. Stiamo parlando di:
- D’Agostino Angelo Antonio, candidato al Parlamento europeo per la lista «Forza Italia Noi Moderati PPE» – Circoscrizione Italia meridionale. Nei confronti del predetto candidato risulta emesso in data 25 marzo 2016 il decreto del GUP presso il Tribunale di Roma che dispone il giudizio per il reato di cui agli articoli 319 e 321 del codice penale (corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio), e la prossima udienza dibattimentale innanzi alla II sezione penale del Tribunale di Roma è fissata al 26 giugno 2024. La candidatura viola pertanto l’articolo 1, comma 1, lettera b) del codice di autoregolamentazione;
- Falcone Marco, candidato al Parlamento europeo per la lista «Forza Italia Noi Moderati PPE» – Circoscrizione Italia insulare. Nei confronti del predetto candidato, in data 11 luglio 2023, è stato disposto il rinvio a giudizio per il reato di cui all’art. 81, 110, 117, 319-quater del codice penale (induzione indebita a dare e promettere utilità). È in corso il giudizio di primo grado, davanti al Tribunale di Palermo, con prossima udienza fissata al 26 settembre 2024. Per il medesimo candidato, in data 22 dicembre 2020, è stato inoltre disposto il rinvio a giudizio per il reato di cui agli articoli 56, 81, 110, 317 del codice penale (tentata concussione). È in corso il giudizio di primo grado, davanti al Tribunale di Catania, con prossima udienza fissata al 28 maggio 2024. La candidatura viola pertanto l’articolo 1, comma 1, lettera b) del codice di autoregolamentazione;
- Gambino Alberico, candidato al Parlamento europeo per la lista «Fratelli d’Italia» – Circoscrizione Italia meridionale. Con ordinanza del 1° ottobre 2019 il Tribunale di Nocera Inferiore ha dichiarato la decadenza del predetto candidato dalla carica di sindaco del comune di Pagani, ex articolo 143, comma 11, T.U.E.L., essendo divenuta definitiva la sentenza con la quale era stata dichiarata la temporanea incandidabilità di Gambino, quale amministratore che ha dato causa allo scioglimento del consiglio comunale di Pagani, disposto con D.P.R. del 26 luglio 2011, ex articolo 143 comma 1, T.U.E.L. La candidatura viola pertanto l’articolo 1, comma 2, lettera c) del codice di autoregolamentazione;
- Greco Filomena, candidata al Parlamento europeo per la lista «Stati Uniti di Europa» – Circoscrizione Italia meridionale. Nei confronti della predetta candidata, in data 9 gennaio 2024, è stato disposto il rinvio a giudizio per i reati di cui agli artt. 81, 110, 353-bis del codice penale (turbata libertà del procedimento di scelta del contraente) ed è in corso il giudizio di primo grado, davanti al Tribunale di Castrovillari, con prossima udienza fissata al 21 giugno 2024. La candidatura viola pertanto l’articolo 1, comma 1, lettera b) del codice di autoregolamentazione;
- Grillo Luigi, candidato al Parlamento europeo per la lista «Forza Italia Noi Moderati PPE» – Circoscrizione Italia nord-occidentale. Dal certificato del casellario giudiziale risulta emessa dal GIP del Tribunale di Milano sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti del 27 novembre 2014, irrevocabile il 19 dicembre 2014, con condanna alla pena di anni 2 e mesi 8 di reclusione, e con la pena accessoria dell’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per anni 5, per i reati di cui agli articoli: 416, commi 1, 2 e 3, del codice penale, (associazione per delinquere); 110, 353, 353-bis del codice penale, (turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente); 110, 319, 321, 353-bis del codice penale (corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente); 110, 81, comma 2, 353, commi 1 e 2, 353-bis del codice penale (turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente); 110, 319, 321 del codice penale (corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio); 110, 81, comma 2, 326, commi 1 e 3, del codice penale (utilizzazione di segreti d’ufficio). La candidatura viola pertanto l’articolo 1, comma 1, lettera b) e l’articolo 1, comma 2, lettera e) del codice di autoregolamentazione;
- Mazzeo Antonio, candidato al Parlamento europeo per la lista «Partito Democratico» – Circoscrizione Italia centrale. Nei confronti del predetto candidato, in data 5 settembre 2022, risulta emesso dal GUP presso il Tribunale di Roma il decreto che dispone il giudizio per il reato di cui agli articoli 216, 219, 223 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267 (bancarotta fraudolenta) e la prossima udienza dibattimentale innanzi alla II sezione penale del Tribunale di Roma è fissata al 4 luglio 2024. La candidatura viola pertanto l’articolo 1 comma 1, lettera o) del codice di autoregolamentazione;
- Milazzo Giuseppe, candidato al Parlamento europeo per la lista «Fratelli d’Italia» – Circoscrizione Italia insulare. Nei confronti del predetto candidato, in data 22 dicembre 2020, è stato disposto il rinvio a giudizio per il reato di cui agli articoli 56, 81, 110, 317 del codice penale (tentata concussione) ed è in corso il giudizio di primo grado, davanti al Tribunale di Palermo, con prossima udienza fissata al 26 settembre 2024. La candidatura viola pertanto l’articolo 1, comma 1, lettera b) del codice di autoregolamentazione.
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