Tra i numerosi interventi di ieri per la campagna elettorale delle elezioni europee ho notato due perentorie affermazioni:
– Meloni: "Faremo la Storia"!
– Vannacci: "Faremo l'inferno"!
Si commentano da sole: perentorie e vuote di alcun significato, utili solo a galvanizzare una platea di seguaci acefali ed ignoranti. Tipiche di quanti hanno vocazioni dittatoriali.
Nel frattempo, mentre i sudditi non ancora cittadini vengono disinformati in vario modo, si progettano riforme liberticide che attentano alla Costituzione e ad una equilibrata separazione tra i Poteri dello Stato.
E sono già in vigore norme che depotenziano i poteri di controllo sul corretto uso delle pubbliche risorse.
In Italia i fenomeni di corruzione si presentano sempre più diffusi, e quanto emerge è solo la punta di un immenso iceberg.
Il corruttore e il corrotto hanno interessi comuni e pertanto scelgono il silenzio.
Vi è un sistema perverso di utilità e benefici che con difficoltà vengono identificati come illeciti: assunzioni e consulenze, vacanze gratis, favori sessuali.
In tale perverso sistema anche la criminalità organizzata svolge un ruolo, e i pagamenti illeciti vengono spesso effettuati nei paradisi fiscali e con moneta virtuale. In tale contesto il nuovo codice degli appalti sostenuto da Salvini risulta criminogeno.
Per i lavori fino a 5 milioni di euro non è più necessario pubblicare un bando o un avviso pubblico: è sufficiente la procedura negoziata con cinque o dieci imprese.
Per gli acquisti diretti di beni e servizi fino a 140 mila euro ci si può rivolgere direttamente ad una sola impresa, ovviamente già nota, magari di amici o parenti. In tal modo viene meno ogni forma di concorrenza e non vi è garanzia che si scelga l'azienda migliore.
Per conoscenza di tutti è bene sapere che oggi numericamente oltre il 90% degli appalti avvengono con affidamenti diretti!
Per finire, la ciliegina sulla torta: la prevista abolizione del reato di abuso d'ufficio. Se venisse approvata avremmo un enorme vuoto normativo in merito ai più eclatanti conflitti d'interesse.
Per esempio: il "barone" universitario o il primario ospedaliero che favorisce il concorso dell'amante, il pubblico funzionario che affida direttamente contratti oltre il limite di legge all'azienda amica.
Nel frattempo è in vigore una enorme e capillare "distrazione di massa".
La televisione vi contribuisce in modo egregio, attraverso una programmazione ampiamente insulsa, superficiale e diseducativa.
La carta stampata è in prevalenza di parte, e la comunicazione politica becera, demagogica e populista.
Cosa fare? direbbe Lenin. Rimboccarsi le maniche e ricominciare dai giovani, diffondere conoscenza critica, consapevolezza e voglia di partecipazione. Creare gruppi di confronto e dialogo. Dare vita a dieci, cento, mille "Agorà".
Io ci sono, ci sarò sempre, sino all'ultimo respiro!
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2024-06-06 06:55:47
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