Uno studente si è presentato agli esami di maturità con una maglietta nella quale era scritto:" La scuola italiana fa schifo!". Espressione forte e perentoria. Personalmente la condivido, ma va spiegata.
Tutti i governi, dal dopoguerra in poi, ad ogni inizio e fine di anno scolastico, si sono impegnati, con altisonanti dichiarazioni, a rendere sempre più efficiente il sistema formativo.
Parole vuote e mistificatorie.
Qualche esempio.
-Gli stanziamenti di bilancio insufficienti, se non al ribasso come è avvenuto quest'anno.
– L' edizione scolastica inadeguata, spesso fatiscente e a rischio.
– Gli ausili didattici mal distribuiti e talora obsoleti.
– Gli insegnanti pochi, tra i meno pagati d'Europa, oltre che male aggiornati.
La classe dirigente, nel concreto, dimostra poco interesse alla formazione di cittadini adulti e consapevoli.
La personalità di ciascuno comincia a caratterizzarsi sin dall'asilo nido.
La legge istitutiva degli asili nido comunali è stata approvata 40 anni fa, e doveva essere una rivoluzione culturale.
Prevedeva la costruzione di 3800 asili nido tra il 1972 e il 1976.
Ma è ampiamente fallita.
A parte alcune oasi del Centro-Nord, in particolare in Emilia Romagna, nel Meridione restano un miraggio.
Si trascura il fatto che la frequenza dell'asilo nido aiuti il bambino nel suo sviluppo psicoevolutivo, oltre che a socializzare al di fuori del nucleo familiare.
Sin quando il potere politico trascurerà il percorso formativo dei bambini, dei ragazzi e dei giovani, la maglietta dello studente sarà attuale.
Ma suggerisco che venga completata così: "La scuola italiana fa schifo! Come la classe politica che la governa!".
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2024-06-29 09:24:17
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