INTERROGATIVI.
Un giovane ventenne, iscritto nelle liste degli elettori del partito repubblicano, spara a Trump da una distanza di 150 metri.
Perché? Lo ha deciso da solo oppure vi sono dei mandanti?
In caso affermativo, chi sono?
Diverse persone presenti al comizio hanno visto il giovane con il fucile che si muoveva su un tetto, avvisano la polizia che non interviene, passano circa tre minuti e l'attentatore spara.
Perché la polizia non è intervenuta quando è stata avvisata?
Trump, benché ferito, si svincola dal gruppo di agenti che lo avevano coperto integralmente, svetta sulle loro teste e alza il braccio a pugno chiuso in segno di vittoria.
È anomalo oppure no?
Non ho le risposte a queste domande, è auspicabile che un giorno vi siano.
CONSIDERAZIONI.
Oggettivamente l'attentato fa piazza pulita di eventuali altri candidati repubblicani per le presidenziali di novembre:Trump rimane l'unico candidato da opporre ai democratici, a prescindere dai suoi guai giudiziari.
Le quotazioni di Trump per una vittoria salgono notevolmente e, se il suo avversario dovesse restare Biden, il risultato è già scritto. Nessun dubbio che ogni forma di violenza, da chiunque e in qualsiasi forma praticata, è da condannare in maniera ferma, senza alcun tentennamento.
Ma quanti farisei e sepolcri imbiancati ho sentito oggi esprimere condanna e solidarietà! Alcuni con chiara finalità strumentale, specie tra gli esponenti politici italiani.
Ma anche dall'estero ho sentito blaterare numerose facce toste.
Si condanna la violenza, senza eccezioni, e poi si traffica in armi per alimentare guerre che uccidono persone innocenti e decine di migliaia di bambini.
Però a Trump massima solidarietà.
La PACE vera non interessa a nessuno.
Provo sdegno e disgusto!
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2024-07-16 16:03:33
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