A volte è impressionante fermaci a pensare al vuoto che ci circonda. Le piazze virtuali sono piene di gossip, rapporto con il mondo animale, immagini perfette che devono comunicarci la felicità per qualsiasi cosa facciamo. È importante avere e trasmettere costantemente immagini di se stessi felici, prive, possibilmente, di qualsiasi rapporto con il dolore.
È difficile trovare discorsi di approfondimento sui vari aspetti della società che ci circondano e della problematicità del vivere.
La comunicazione, quasi totalmente a senso unico, mira ad indottrinarci ed a imporre una certa linea di priorità per ogni discussione. Al di fuori del mondo virtuale si osservano, mediamente, tanti zombi in rapporto prioritario con il proprio telefonino.
È una realtà sconvolgente e priva di profondità quella che ci circonda dove si è perso il senso di comunità e la solitudine dell'individuo domina su tutto.
Diceva bene la Thatcher: non esistono comunità ma solo individui che interagiscono nella società. Del resto la Thatcher era la massima interprete del neoliberismo ancora dominante.
La società degli zombi ha sempre più difficoltà ad elaborare pensieri perché si riduce sempre più il vocabolario conosciuto. Nella comunicazione scritta e veloce, fatta con telefonini e mezzi telematici, si usano sempre meno parole. Il linguaggio è la base per formulare pensieri e ridurre il linguaggio riduce la capacità di formulare pensieri.
Questo vuoto è un sintomo di una società in profonda crisi. È una società dominata da istinti basali di sesso e cibo elaborati in vario modo per evitare di pensare ad altro.
Forse è importante comprendere che in questa bolla di vuoto e solitudine non è possibile continuare.
Chi detiene il potere vuole che tutto continui in questo vuoto ma stiamo davvero distruggendo mondi senza sapere dove approderemo.
Sul fondo di questa realtà sempre più riappaiono i fantasmi di guerre disastrose.
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2024-07-20 12:05:46
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