Albert Einstein affermò che ci sono cose che appaiono impossibili finché non arriva qualcuno che non lo sa e le realizza. Nella società odierna, spesso impregnata di comodi e strumentali pregiudizi e di narrazioni fataliste e buone solo a mantenere un iniquo status quo, di “cose apparentemente impossibili” ne vengono presentate quotidianamente tante.
Che aumentano a dismisura quando ci si trova di fronte a comportamenti sociali troppo spesso ammantati di ipocrisia, ignoranza, menefreghismo e giustificazionismo e false coscienze.
Sullo spettro autistico abbiamo da anni narrazioni ignoranti e in malafede, incoscienti e incapaci che si diffondono, che infettano l’infosfera e la società. Realizzando dei costrutti sociali che cercano di emarginare e considerare chi lo vive solo come “poverini”, come persone diverse dalle altre nel senso che non avrebbero le stesse capacità di tutti gli altri e amenità simili. Così come appare sempre più dominante che viviamo in una società puramente individualista ed egoista, che non avrebbe più nessun senso impegnarsi nel volontariato e nell’associazionismo.
Tanto non cambierebbe nulla e così va il mondo. Poi ci sono persone che vivono realmente, e non in comode bolle, “non lo sanno” e quindi lo realizzano. Poteva essere ipotizzabile e realizzabile quattro anni, in piena pandemia, riunire centinaia di famiglie di varie parti d’Abruzzo, connetterle con numerosissime persone di tutta Italia e renderle protagoniste di un cammino comune? Poteva essere pensabile battersi per i diritti di tutti e ottenere risultati tangibili? Si può pensare di spezzare ogni falso pietismo, ogni ignoranza e diventare – in questa società sempre più passivizzante e fatalista – protagonisti e narratori di se stessi? Si può concretamente dimostrare cosa è l’autismo, come si vive e si può essere protagonisti della propria vita e nella società?
C’è chi risponderebbe di no e che è impossibile. Poi c’è chi non si pone inutili domande, “non lo sa” che apparirebbe impossibile e lo realizza. Con generosità, passione, impegno, costanza, concretizzando il proverbio latinoamericano secondo cui se si sogna da soli è solo un sogno, se si sogna insieme è una realtà in cammino. Come quella che tra qualche settimana compirà quattro anni: l’associazione Asperger Abruzzo.
«Parole» è il titolo del libro testimonianza di Sarah Scopa. «Dopo il ricevimento della diagnosi di Sindrome di Asperger in età adulta, l'autrice vive una travagliata ma liberatoria rinascita che le dona il coraggio di vincere il suo pudore e pubblicare alcuni dei suoi pensieri nel suo stile letterario personale – si legge nella presentazione del libro - l'opera " Parole" è una piccola raccolta di componimenti poetici che racchiudono pensieri, ricordi, speranze e stati d'animo di una donna neurodivergente di quarant'anni».
Sabato scorso il libro è stato presentato, alla presenza dell’autrice e di Marie Helene Benedetti (Presidente di Asperger Abruzzo), dall’associazione culturale Agorà a Fara San Martino.
«Con questo importante evento vogliamo promuovere una maggiore consapevolezza e l'accettazione delle persone con disturbo dello spettro autistico – hanno sottolineato i responsabili dell’associazione – Ci proponiamo di spostare l'enfasi dai deficit alle qualità uniche e agli straordinari contributi delle persone autistiche, collaborando così alla costruzione di una società più inclusiva ed accogliente».
«Voglio ringraziare pubblicamente Sarah ed Eugenia per questo momento speciale, posso dire senza ombra di dubbio che quella a Fara San Martino è stata la mia personale esperienza più bella con il pubblico, è stata davvero magica, e sono felice di averla fatta con queste due meravigliose compagne di viaggio» ha dichiarato al termine dell’evento Marie Helene Benedetti.
«Non troviamo le parole per descrivere l'evento di ieri pomeriggio che abbiamo condiviso con un nutrito pubblico, lontano da qualsiasi aspettativa. Grazie per la vostra presenza – il commento dell’associazione Agorà dopo l’evento - Grazie a Sarah Scopa che con le sue Parole in poesia ci ha introdotti nel suo magnifico mondo interiore che si manifesta anche con il suo sorriso e i suoi occhi limpidi. Grazie alla Presidente di Asperger Abruzzo Marie Hélène Benedetti che con la sua grinta ci ha condotto verso una riflessione profonda sulla strada della conoscenza dell'autismo.
Grazie di cuore, non potevamo desiderare nulla di più!!! Le emozioni sono ancora forti, abbiamo più strumenti per meditare sull'argomento».
Qui è possibile acquistare il libro
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2024-08-15 16:34:58
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