Un quadro è una tela e un pennello che può esser complessa come la vita o può far volare leggera come una farfalla che ti afferra e si imprime nell’animo e nella mente. Non se ne avrà il Maestrone di Pavana se parafrasiamo, leggermente modificati, alcuni suoi versi. Può esser tutto questo un quadro, un’opera d’arte, un’espressione artistica che viene dal profondo di una persona. Lo sono sicuramente i quadri di Giovanna Mattucci, insegnante vastese e pittrice.
«Dipingere è catartico, liberatorio, ogni quadro è un mio stato d’animo» ci ha raccontato Giovanna Mattucci lo scorso agosto in occasione della sua esposizione a Casalbordino durante l’evento “Bontà e dipinti nel Borgo” organizzato dalla Protezione Civile “Madonna dall’Assunta”. La liberazione della propria personalità, l’espressione di una riflessione profonda, il pennello che danza come una farfalla ma afferra chi guarda con una forza titanica toccando le corde più intime dell’animo.
Giovanna Mattucci è un’artista che appartiene al filone dell’astrattismo con una produzione artistica caratterizzata da una sintesi audace di forme e colori, che esplorano la complessità dell’animo umano e della natura circostante, impregnate di un’estetica contemporanea e di una sensibilità moderna, si distinguono per l’audacia concettuale e l’originalità espressiva.
È stata inaugurata sabato scorso a Firenze, nella prestigiosa Galleria d’arte Mentana, la mostra “Pittura d’autunno … Incontri d’arte” organizzata in collaborazione con la Galleria Art&Design di James Castelli di Roma. Un evento di livello nazionale, importante vetrina per gli artisti presenti, tra cui Giovanna Mattucci.