“Il filo conduttore è sempre questa parolina magica che spesso dimentichiamo, la memoria. La memoria è importante. Pasolini affermava che un Paese senza memoria è un Paese senza storia e noi siamo un Paese senza memoria.
Lea Garofalo è il simbolo di una persona normale che ha avuto la sfortuna di nascere, come Peppino Impastato e Rita Atria, in una famiglia criminale, di ‘ndrangheta, ed è stata abbandonata dallo Stato quando era viva ed è stata abbandonata anche da morta. Oggi Lea Garofalo, che è una Testimone di Giustizia, vorrei ricordarlo, è ufficialmente ancora nell’elenco dei collaboratori di giustizia. Quindi queste storture che si continuano a registrare nei confronti dei Testimoni di Giustizia diventano un qualcosa di drammatico per le persone che hanno avuto la forza e il coraggio di denunciare il crimine organizzato”,
afferma Paolo De Chiara.
Di questo e molto altro abbiamo parlato nell’intervista in diretta Facebook con la rubrica “Informazione Antimafia” insieme al Direttore di WordNews.it e Presidente dell’Associazione Dioghenes APS Paolo De Chiara.
Si è parlato degli ultimi eventi in ambito giornalistico, guerre e lotta alle mafie.
Inoltre abbiamo parlato della III Edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo che quest’anno si svolgerà a Cittanova, in provincia di Reggio Calabria, dal 21 al 24 novembre.