Mafie pedofile, la pedofilia è una delle mafie più potenti e diffuse al mondo. Il 2024 è iniziato con gli ultimi capitoli della vicenda Epstein, il miliardario pedofilo che per anni ha organizzato festini in cui sono stati abusati minori e a cui hanno partecipato molti appartenenti all’élite statunitense (e non solo), e si chiuderà (a meno di altre inchieste) con la vicenda di Puff Daddy, il cantante sempre statunitense accusato di stupri e traffico sessuale.
Tra le altre inchieste un’altra ha coinvolto uno dei simboli europei di incel, rape culture e mafie dei trafficanti stupratori: Andrew Tate. Queste vicende sono quelle che più hanno colpito in alto ma la pedocriminalità è diffusa ad oni livello e tanti sono gli appartenenti all’élite economica, politica e sociale coinvolti in reti e traffici pedofili.
Come ogni mafia la pedofilia è sostenuta da omertà, complicità, vigliaccheria, lobby, intrighi per ostacolare la lotta e la denuncia e favorire i traffici più sporchi e disumani. Don Fortunato Di Noto e Meter lo denunciano, nel silenzio e nell’omertà più totale e ricevendo spesso disprezzo, attacchi, isolamenti, tentativi di delegittimazione, da oltre trent’anni: esistono associazioni, movimenti, lobby che festeggiano giornate dell’orgoglio pedofilo, che fanno propaganda sul web e puntano a rendere legale la pedofilia e sdoganarla.
Gli ultimi mesi hanno visto, tra l’Europa e le Nazioni Unite, le lobby pedofile, mafiose e trafficanti sessuali ottenere diversi risultati con provvedimenti che vanno a favorire la tratta e la pedopornografia. Tra queste la diminuzione delle pene in Germania su pressione di Krumme-13.
Una lobby fondata da «Dieter Gieseking, accusato di possesso di materiale pedopornografico» denunciò un articolo uscito in Germania, condannato nel 1996 e che nel 2014 in un’intervista «ha chiesto di abbassare l’età del consenso a 12 anni» e da molti anni «esercita pressioni sul governo affinché vengano apportate modifiche alla legislazione. Lo scorso autunno, il Bundestag ha accolto una petizione sui diritti dei bambini presentata da Gieseking che modifica l’articolo 6 della Legge fondamentale per aggiungere dichiarazioni sui diritti dei bambini e afferma che “i bambini dovrebbero essere considerati soggetti giuridici con i propri diritti”».
Una notizia l’ultima che, nonostante la gravità che dovrebbe smuovere, scuotere, indignare ogni coscienza umana, ha visto ancora una volta in Italia la denuncia e il grido di dolore solo e soltanto di don Fortunato Di Noto. Voce ancora una volta lanciata nel deserto dell’indifferenza, della complicità, del silenzio.
È notizia di queste ultime settimane un nuovo risultato che sta ottenendo in Germania Krumme-13 lobby: in Parlamento verrà discussa la proposta di considerare la pedofilia una “identità di genere”. «Il parlamento tedesco ha votato giovedì 26 settembre per prendere in esame la petizione proposta da un gruppo pro-pedofilia, suscitando preoccupazioni tra chi si batte per la tutela dei minori.
Ne dà notizia Genevieve Gluck su Reduxx. A proporre l’emendamento è Krumme-13, un gruppo di pressione che sostiene l’abbassamento dell’età del consenso e la legalizzazione della pornografia infantile. Se la misura proposta passasse la “pedosessualità” diventerebbe un’identità sessuale protetta nella Costituzione tedesca» riporta FeministPost qui https://feministpost.it/dal-mondo/in-germania-il-parlamento-valuta-la-richiesta-di-considerare-la-pedofilia-unidentita-di-genere/ .
«Krumme-13 intende continuare a fare pressione sul governo affinché normalizzi la pedofilia tramite lo strumento delle petizioni del Bundestag, una strategia che gli attivisti pedofili hanno intrapreso per diversi anni. Ma il fatto incredibile è che la petizione che il Bundestag ha deciso di inviare alla commissione competente era stata firmata soltanto da 37 persone.
“Stiamo già annunciando ulteriori petizioni su argomenti rilevanti. Il tema della pedofilia/pedosessualità deve essere costantemente al centro del dibattito politico. I diritti umani di questa minoranza sessuale stanno diventando sempre più limitati. La lotta politica per l’accettazione e il riconoscimento non finirà mai. La nuova generazione di persone amanti dei pedofili sta solo crescendo”, ha scritto Gieseking». 37 persone, praticamente nessuno, ha firmato una petizione ma il Parlamento la discute mentre le lobby pedofile esultano.
Circostanze che si commentano da sole e dimostrano la pervasività e l’avanzamento di tali lobby criminali mafiose.