“I continui attacchi mediatici ai giudici che assumono decisioni sgradite al potere ci costringono a prender nuovamente parola per denunciare le ferite che questo abusato triste copione reca anzitutto alle istituzioni del Paese. Non si accetta l’autonomia e l’indipendenza dell’ordine giudiziario, non si tollera che i giudici si esprimano senza assecondare la volontà ed i programmi del governo e della sua maggioranza”.
Così la Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati riunitasi oggi (1 novembre)
“In attesa delle riforme peggiorative dell’attuale assetto costituzionale – prosegue la nota – il cui percorso parlamentare non a caso viene ora accelerato, si prova oggi ad impaurire i magistrati. Gli articoli di stampa non giovano a criticare nel merito i loro motivati provvedimenti, che restano in ombra, divengono nulla più che l’occasione per puntare l’attenzione sulle loro persone, sulle loro vite private.
Si rastrellano informazioni, anche le più estranee alla materia su cui hanno deciso, per delineare pubblicamente il profilo del magistrato di parte e ostile.
L’accusa di politicizzazione mediaticamente imbastita raggiunge qualunque magistrato, sol che decida in senso contrario alle attese del governante di turno. Si respira un’aria pesante. Confidiamo fermamente che tornino a prevalere il rispetto istituzionale e la ragione democratica”,
conclude la Giunta.