«L’Epifania l’emergenza idrica non porta via: Casalbordino a secco per 30 ore in due giorni» abbiamo raccontato lo scorso 2 gennaio. Il passaggio all’anno nuovo nel paese è stato segnato da un anticipo della chiusura programmata per due giorni di seguito, il 31 dicembre e il 1° gennaio, provocando disagi e proteste dei cittadini e del sindaco Filippo Marinucci. In alcune zone di Fresagrandinaria, comune dell’alto vastese, a fine gennaio la chiusura quotidiana è programmata alle ore 13.
Abbiamo già raccontato in precedenti articoli la conferenza stampa/assemblea del 13 agosto di Gianfranco Basterebbe (presidente del consiglio di amministrazione della Sasi, la società che gestisce il servizio idrico in provincia di Chieti), la registrazione della diretta facebook è disponibile sulla pagina di Francesco Menna, sindaco di Vasto e presidente della provincia di Chieti, con le non risposte, i dubbi e gli interrogativi inevasi, il “la neve non si è sciolta”, le parole rivolte a chi non comprenderebbe e si ostinerebbe a non comprendere di fronte una domanda lineare e semplice posta dal sottoscritto
Ci sono domande, dubbi, interrogativi, da noi posti già all’indomani di quella conferenza stampa/assemblea che sono rimasti inevasi. E tanti se ne sono aggiunti. Perché tre ore di erogazione idrica? Si è seccata l’acqua all’altezza del Sinello o le molecole di H2O si spaventano dalle parti dell’Osento? Come è possibile che in altri comuni, anche della zona, ci sono ben altri orari? E come è possibile che, pochi giorni dopo l’intervento persino della Prefettura, addirittura l’erogazione è diminuita? La neve di Natale ha portato un’emergenza improvvisa di cui non abbiamo notizia? Il torrente acquachiara prosciuga di notte l’acqua per Casalbordino? Queste sono le domande, alla luce di quanto accaduto il 31 dicembre e il 1° gennaio, che abbiamo posto lo scorso 10 gennaio.
«Penso che lo state facendo per ripicca dopo le innumerevole segnalazioni fatte data me e dopo l’ultima assemblea SASI dove ho reclamato più chiarezza e le dimissioni di Lei e di tutto il CDA – ha scritto il sindaco Marinucci in un messaggio whatsapp inviato a Basterebbe il 31 dicembre – i cittadini sono stremati».
Le risposte possono venire, o almeno dovrebbero, da una sola fonte: la Sasi. Lo scorso 22 gennaio, quindi, alle ore 12, 14 minuti e 36 secondi dalla pec dell’associazione Dioghenes, editrice di questa testata, è stata inviata alla pec della Sasi un’istanza di accesso civico firmata dal presidente dell’associazione Paolo De Chiara (direttore della nostra testata).
Queste le richieste contenute nell’accesso civico:
- Atti indicanti parametri oggettivi alla base delle decisioni di chiusure/riaperture programmate erogazione idrica
- Atti che riportano numero di segnalazioni al numero verde Pronto Intervento h24 800.99.51.01, numero interventi dei tecnici, quante segnalazioni a cui sono seguiti interventi e riparazioni/interventi di emergenza realizzati
- Atti indicanti acqua contenuta nei giorni del 2024 nei serbatoi siti nel comune di Casalbordino
- Atti indicanti risorsa idrica disponibile durante i dodici mesi del 2024 per il territorio del vastese
- Atti indicanti la disponibilità di risorsa idrica nelle sorgenti nei giorni del 2024
- Atti indicanti rotture e interventi di emergenza nei dodici mesi del 2024
- Atti indicanti numero autobotti, capacità totale e comuni serviti nel 2024
Attendiamo il raggiungimento del 21 febbraio, come legge impone, per avere riscontro alla nostra istanza. E poter informare e rendere noto, poter rispondere (finalmente!) a quanto la cittadinanza e alcuni dei propri rappresentanti continuano a domandare da tanti, troppi mesi.