«Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo» ammoniva Paolo Borsellino. «Parlate di mafia, parlatene alla radio, in televisione, sui giornali però parlatene» il monito del magistrato ucciso da Cosa Nostra. Di mafia si deve parlare, senza indugi, senza tentennamenti, in maniera onesta e pulita. Soprattutto ai giovani, il cui consenso ad un impegno antimafia sincero e autentico, non sporcato da squallide consorterie e cerchi magici, è vitale per la democrazia, la giustizia, un’autentica legalità democratica. Troppo spesso abbiamo visto l’antimafia diventare un brand, un bastone di potere, occasione di business e ben altro. Di fronte adulti che si specchiano e alimentano il Paese orrendamente sporco, come lo definì Pasolini, che si organizzano in cordate, amici e amici degli amici, ras e potenti, intoccabili per ordini di scuderia (e non solo), è ai giovani che ci si deve rivolgere, l’unica speranza sono loro, ancora puliti, innocenti e veri di fronte tali soggetti.
Oggi consulente della Commissione Parlamentare Bicamerale per gli Affari Regionali, Catello Maresca è stato magistrato presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli per tanti anni. In prima linea contro i clan di camorra fu lui a guidare l’operazione che portò all’arresto, il 7 dicembre 2011, a Casapesenna Michele Zagaria, l’ultimo boss del clan dei Casalesi.
All’impegno di magistrato Maresca ha sempre aggiunto un forte impegno sociale e culturale, rivolto soprattutto ai giovani e alle scuole. È stato promotore delle associazioni “Arti e Mestieri”, ed impegnato come volontario in prima linea anche nei mesi più gravi dell’emergenza pandemica cinque anni fa distribuendo sostegni alimentari a tante famiglie di Scampia, e UNICA (Unione Nazionale Italiana della Cultura Antimafia).
Maresca è stato l’illustre ospite d’eccezione della “Giornata della legalità” che si è tenuta martedì 18 febbraio presso l’Istituto Agrario “Cosimo Ridolfi” di Scerni. L’incontro è stato aperto dai saluti della dirigente scolastica Antonietta Ciffolilli, è stato moderato dalla giornalista Gioia Salvatore e hanno partecipato la criminologa Antonella Civetta, l’avvocato penalista Francesco Terra e il Maestro Piero Mazzocchetti. Presenti all’incontro il sindaco di Scerni Daniele Carlucci e il maresciallo dei Carabinieri Nicola Di Lallo, comandante della Caserma di Scerni. «Momento toccante è stato il video dell’arresto del boss Michele Zagaria, che ha suscitato una standing ovation tra gli studenti – racconta la dirigenza dell’Istituto Agrario – alla domanda di uno studente su come la sua vita sia cambiata, Maresca ha risposto con parole forti: “Mi è stato chiesto di barattare la mia vita con la libertà”». Durante l’incontro con gli studenti dell’Istituto Agrario Maresca ha presentato il suo libro “Lo Stato vince sempre” in cui racconta l’arresto di Zagaria.