Dal 7 marzo al 6 luglio 2025, Palazzo Barberini a Roma ospita “Caravaggio 2025”, una delle più rilevanti rassegne mai dedicate a Michelangelo Merisi, noto come Caravaggio.
L’evento, che raccoglie 24 opere dell’artista, si configura come un’occasione senza precedenti per approfondire l’evoluzione stilistica del maestro lombardo e il suo impatto sulla pittura barocca e oltre. L’esposizione propone un percorso cronologico e tematico, valorizzando le innovazioni tecniche, l’uso drammatico della luce e la narrazione psicologica che caratterizzano la produzione caravaggesca.
La mostra comprende dipinti universalmente riconosciuti, ma anche opere di recente attribuzione e lavori sottoposti a nuovi studi critici. Tra i pezzi più significativi spicca il Ritratto di Maffeo Barberini, un’opera inedita che, dopo un’accurata analisi stilistica e diagnostica, è stata confermata come un autentico Caravaggio. Il dipinto, raffigurante il futuro Papa Urbano VIII, rivela le prime sperimentazioni dell’artista nell’uso del chiaroscuro e nella resa psicologica del soggetto.
Un altro elemento di spicco è l’Ecce Homo, in prestito dal Museo del Prado di Madrid, la cui attribuzione a Caravaggio è stata a lungo discussa. Il dipinto, riscoperto nel 2021, si distingue per la straordinaria tensione emotiva e l’uso innovativo della luce per esaltare il dramma della scena. La presenza di questa tela a Roma consente di contestualizzarla all’interno della produzione matura dell’artista, mettendola in relazione con altri dipinti sacri.
La mostra include inoltre la ricostruzione del ciclo pittorico commissionato dal banchiere Ottavio Costa, comprendente la Giuditta e Oloferne, il San Giovanni Battista e il San Francesco in estasi. La riunione di questi tre dipinti consente un’analisi comparativa della tecnica caravaggesca e del modo in cui l’artista ha reinterpretato i soggetti religiosi con un approccio naturalistico e teatrale.
L’esposizione offre infine una sezione dedicata alle scoperte più recenti sulla tecnica pittorica dell’artista, grazie a radiografie e analisi a infrarossi che hanno rivelato pentimenti e dettagli nascosti, contribuendo a ridefinire il processo creativo di Caravaggio.
Secondo Claudio Strinati, storico dell’arte e specialista del Seicento:
“La mostra di Palazzo Barberini è un’occasione irripetibile per esaminare la traiettoria artistica di Caravaggio in un contesto critico e scientifico rigoroso. La selezione delle opere e il loro allestimento permettono di cogliere la sua capacità di rivoluzionare il linguaggio pittorico.”
Francesca Cappelletti, curatrice della mostra e direttrice di Palazzo Barberini, sottolinea l’importanza del progetto:
“L’intento della mostra è quello di non limitarsi a esporre i capolavori di Caravaggio, ma di proporre nuove letture, mettendo in discussione attribuzioni consolidate e introducendo le più recenti scoperte scientifiche.”
Il critico d’arte Keith Christiansen, ex curatore del dipartimento di pittura europea al Metropolitan Museum di New York, osserva:
“Caravaggio non è solo un innovatore della tecnica pittorica, ma anche un narratore straordinario. L’accurata selezione delle opere in questa mostra dimostra come il suo linguaggio visivo continui a influenzare la pittura contemporanea”.
Un Allestimento Multisensoriale e Interattivo
Uno degli aspetti più innovativi della mostra è l’allestimento, progettato per valorizzare la dimensione luministica e teatrale della pittura caravaggesca. L’illuminazione delle sale è stata curata da specialisti di scenografia teatrale per riprodurre le condizioni di luce in cui Caravaggio lavorava. Ogni dipinto è esposto in modo da accentuare il contrasto tra luce e ombra, caratteristica fondamentale della sua estetica.
L’integrazione di tecnologie multimediali arricchisce l’esperienza del visitatore. Pannelli interattivi permettono di esplorare le tecniche pittoriche e i dettagli delle opere attraverso la realtà aumentata. Inoltre, una sezione della mostra è dedicata alle tecniche diagnostiche applicate all’arte, consentendo ai visitatori di comprendere il lavoro di conservazione e restauro che ha permesso di attribuire con maggiore certezza alcune delle opere esposte.
Jonathan Jones, critico d’arte del Guardian, commenta:
“L’attenzione ai dettagli nell’allestimento di questa mostra rende giustizia alla maestosità dell’opera di Caravaggio. È raro vedere un’esposizione che riesca a coniugare rigore scientifico e impatto visivo in maniera così efficace”.
Informazioni Pratiche e Prenotazioni
La mostra è visitabile dal 7 marzo al 6 luglio 2025, con i seguenti orari:
- Da domenica a giovedì: 9:00 – 20:00
- Venerdì e sabato: 9:00 – 22:00
- Lunedì: accessibile solo per gruppi scolastici e accademici
Per evitare sovraffollamenti, è fortemente consigliata la prenotazione anticipata. I biglietti possono essere acquistati online attraverso il sito ufficiale delle Gallerie Nazionali di Arte Antica.
Tipologie di biglietti:
- Intero: €18,00
- Ridotto: €15,00 (per cittadini UE tra i 18 e i 25 anni)
- Ridotto speciale: €12,00 (per convenzioni e possessori di Gallerie Nazionali Pass)
- Integrato: €25,00 (include accesso alla mostra e collezioni permanenti, valido per 20 giorni)
Sono disponibili visite guidate e conferenze con studiosi del settore, che approfondiranno temi specifici legati all’arte di Caravaggio e alle più recenti scoperte sulla sua tecnica pittorica.
“Caravaggio 2025” non è solo una mostra, ma un vero e proprio laboratorio di ricerca e divulgazione artistica. L’accurata selezione delle opere, l’approccio critico e l’impiego di tecnologie avanzate rendono questa esposizione un punto di riferimento per gli studi caravaggeschi. La possibilità di osservare da vicino capolavori e nuove attribuzioni offre agli studiosi e agli appassionati d’arte un’occasione unica per approfondire la figura di Caravaggio e il suo impatto sulla pittura europea.
Un appuntamento imprescindibile per chiunque voglia comprendere l’eredità artistica e culturale di uno dei più grandi maestri della storia dell’arte.
Le immagini sono state prelevate dal sito https://caravaggio2025.barberinicorsini.org/
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