Lo scenario politico mi appare di un crescente squallore. Si può fare politica in molti modi, ma sono due quelli fondamentali: l’agire politico morale e quello immorale.
La differenza è decisiva.
La seconda in realtà non è più “politica”, bensì affare, raggiro, turlupinatura, bugia, inganno e corruzione, e non solo in senso monetario ma soprattutto come corrompimento sociale, culturale e delle coscienze.
Ha scritto Immanuel Kant: “La vera politica non può procedere di un passo senza aver prima reso omaggio alla morale”.
Potrebbe esserci un mondo diverso, dove la cooperazione prevale sulla competizione, dove ciò che è bello in natura non è distrutto, dove regna la pace e non la guerra, dove si promuove la gioia di tutti e non si producono montagne di cadaveri.
Sembra impossibile ma non lo è, bisogna solo che gli esseri umani rinsaviscano e lo vogliano.
Perché rimane sempre un luogo nella nostra coscienza nel quale possiamo essere sovrani, e lì possiamo creare un ambito di resistenza e di libertà, di azione e di cambiamento. Ciascuno di noi può farlo.
Se vuole!