Uccisi mentre portavano soccorso alla popolazione. Oggi un minuto di silenzio in loro memoria in tutta la CRI.
La Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ha confermato oggi il tragico ritrovamento dei corpi di otto operatori umanitari della Mezzaluna Rossa Palestinese, dispersi da una settimana a Gaza. I soccorritori sono stati uccisi mentre erano in servizio, indossando le uniformi ufficiali e a bordo di ambulanze chiaramente contrassegnate. Un nono operatore risulta ancora disperso.
Uccisi a Rafah mentre cercavano di salvare vite. I volontari stavano rispondendo a un’emergenza a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, il 23 marzo scorso. I loro corpi sono stati recuperati soltanto il 30 marzo, insieme a quelli di membri di altre organizzazioni umanitarie.
I nomi delle vittime sono:
Mustata Khafaja, Ezmdine Sha’at, Saleh Moammar, Rifaat Radwan, Mohammad Behloul, Ashraf Abu Labda, Mohammad Al-Hila e Raed Al-Sharif. Tutti impegnati a prestare soccorso in uno dei teatri più critici del conflitto in corso.
Il cordoglio della Croce Rossa Italiana. Oggi, alle ore 15:00, il personale dipendente della Croce Rossa Italiana, presso il Comitato Nazionale e gli uffici periferici, ha osservato un minuto di silenzio per onorare la memoria degli operatori caduti.
«Ciò che sta accadendo ai nostri colleghi ed agli operatori umanitari in generale è veramente inaccettabile. Inaccettabile», ha dichiarato con fermezza il Presidente Nazionale della CRI, Rosario Maria Gianluca Valastro, esprimendo il dolore dell’intera Associazione.
Ai Presidenti dei Comitati locali della CRI è stata lasciata la discrezionalità di individuare il momento più opportuno per far osservare il minuto di raccoglimento anche da parte del personale volontario.
Proteggere chi protegge: un principio da difendere. L’assassinio di operatori umanitari in uniforme, impegnati a soccorrere i feriti e i civili, rappresenta una grave violazione del diritto internazionale e dei principi fondamentali dell’umanità. La Croce Rossa Italiana, insieme alla Federazione Internazionale, rinnova l’appello al rispetto della neutralità e alla protezione degli operatori umanitari in ogni contesto di conflitto.
Il pensiero della CRI va oggi alle famiglie delle vittime, ai colleghi della Mezzaluna Rossa e a tutti coloro che, ogni giorno, scelgono di rischiare la propria vita per salvarne altre.