“È arrivata la poesia”, silloge di Stefania A. Coppola, si presenta come un viaggio intenso e catartico, una navigazione tra i flutti emotivi dell’anima in cerca di senso e rinascita. Dedicata al padre Pasquale, questa raccolta di poesie diviene una testimonianza commovente di dolore, elaborazione e nuova consapevolezza dopo una perdita profonda.
La prefazione curata da Pierdavide Carone introduce immediatamente il lettore in un’atmosfera personale, intima, evidenziando la forza della poesia come strumento di riconoscimento reciproco, capace di creare legami autentici anche attraverso i moderni mezzi digitali, come Instagram.
Le poesie di Stefania Coppola sono dense di riflessioni esistenziali, immerse in una visione cosmica e naturale della vita. Nei versi si alternano interrogativi profondi sulla natura effimera dell’esistenza e risposte luminose, cariche di speranza. L’autrice utilizza una metafora potente della vita umana come “materia in espansione”, una realtà complessa fatta di luce e polvere, gioia e dolore.
Il 2021, segnato dalla malattia del padre, diventa il fulcro emotivo attorno al quale ruota l’intera raccolta. Il dolore non è solo sofferenza, ma occasione di rinascita: la poesia si manifesta come balsamo curativo, una forza inaspettata capace di illuminare la strada verso la guarigione interiore.
Alcune poesie, come “Botanica”, “Piango lacrime di stelle” e “Ostrica senza perle”, evidenziano con cruda delicatezza l’esperienza del lutto e il tentativo di trovare conforto nella memoria. I versi sono immagini potenti, capaci di trasformare sentimenti di perdita e desolazione in arte pura, rendendo universale l’esperienza personale.
Centrale è anche il tema dell’empatia, vista come un filo che unisce e guarisce, capace di far emergere la vera essenza umana nel contatto profondo con gli altri. Questa raccolta, dunque, non è solo un’introspezione, ma anche un invito al lettore a riscoprire la forza della condivisione e della solidarietà emotiva.
La poesia di Stefania Coppola esplora, inoltre, questioni legate alla parità di genere, l’autenticità personale e la liberazione da schemi sociali limitanti, come emerge nella sezione “Funghi nella terra del geranio”. Questi versi, provocatori e sinceri, affrontano direttamente tematiche sociali e personali con coraggio e determinazione.
Infine, la scrittura poetica si rivela come un processo terapeutico, un mezzo per dare forma e voce ai silenzi e alle piccole cose del quotidiano. “È arrivata la poesia” rappresenta quindi un’opera ricca, intensa e autentica, un inno alla vita che, anche nel dolore, trova il suo modo per esprimere bellezza e speranza.